cintura, 1597 - 1597

La staffa ha il cotorno esterno a semicerchio, mentre quello interno è a forma di cuore. La decorazione a foglie è stata fusa a parte e poi applicata sulla staffa. La staffa è collegata con la placca per mezzo di una cerniera snodata. Questa è costituita da un anello centrale per l'ardiglione, e due anelli più grossi, che formano un sol pezzo con la placca e le estremità forate della staffa. I tre anelli sono attraversati da un asse che termina con dei pomelli. Una profonda modanatura sottolinea esteticamente il passaggio dalla cerniera alla placca, che è costruita a fodero piatto. E' infatti formata da una lastra metallica, che fa da base nel cui centro sono inscritti a punzonatura l'anno 1597 e le lettere D. Solo nei lati lunghi la piastra è ripiegata dal di sotto e forma dei bordi bassi. La piastra di copertura presenta un insieme di disegni molto variati. Nel breve rettangolo verticale c'è un intreccio di nastri a giorno, circondato da un sottile bordo a tacche. L'ornamentazione continua con un motivo di lobi allungati (Fischblasen) a traforo di tipo gotico (Masswerk), accompagnato da due cordoni in rilievo. In ambedue le parti sotto la decorazione a traforo c'è un fondo di carta azzurra

  • OGGETTO cintura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Europea
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Esiste tutta una serie di esemplari di queste guarnizioni di cintura, che per lo più provengono da collezioni private. Tutti si ricollegano fra loro per i particolari stilistici, cioé l'accostamento di motivi a traforo tardo-gotici e di disegni del primo rinascimento. Hanno in comune anche il materiale usato, la tecnica e la disposizione formale del disegno. Una sola di questa guarnizioni, proveniente dalla coll. Victor Gay è ancora datata e firmata. Il nome è scritto al completo "Adam STache": come anno (in un disegno) viene indicato il 1667. Nel nome non si è potuto identificare quello di un fabbricante di cinture (centuirier) delle Faindre, anche perché non si ha la prova che non si tratti di un "capo d'opera" di un apprendista artigiano. Siccome la data è molto più tarda di quella della guarnizione della coll. Carrand bisognerebbe esaminare lalettura. Infatti ci sono altri punti contrari alla datazione del XVII sec. In tutti gli esemplari la cintura doveva essere formata da una cinghia di cuoio. Ne abbiamo la prova dai resti di cuoio dentro le placche a fodero (coll. Carrand) e dalle cinture complete della coll. Spitzer e Figdor. Sulle cinghie di cuoio erano applicati dei dischi di metallo decorato, dorati nel mezzo per permettere il passaggio dell'ardiglione. Questo tipo di guarnizione, la forma della staffa e le placche fanno parte delle cinture femminili fin dalla seconda metà del XV secolo. Nel XVII secolo al posto della cinghia di cuoio compaiono catene snodate o bordi di metallo intrecciato. La staffa e l'ardiglione in questo caso sono sostituiti dalla chiusura a gancio. Le cinture somigliano allora molto alle collane e ai bracciali. Di tutti questi elementi non troviamo ancora tracce nel gruppo di cinture di cui sopra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900132877
  • NUMERO D'INVENTARIO Carrand 1153
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla piastra - 1597 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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