piattino, serie - Manifattura Imperiale di porcellane, Vienna (XVIII)

piattino, ca 1765 - ca 1775

Piattino rocaille a forma centinata

  • OGGETTO piattino
  • MATERIA E TECNICA porcellana/ invetriatura/ pittura/ doratura
  • MISURE Diametro: 13.8 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Imperiale Di Porcellane, Vienna
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il servizio ha un fondo bianco riccamente decorato con mazzi di fiori variopinti e, sui bordi, con nastro a fiocco in blu filettato d'oro. L'orlo centinato con filettatura d'oro. Questo una volta era un servizio grandissimo composto da centinaia di pezzi, ora ne sono rimasti solo numero 88, destinato sia per la tavola, che per il dessert. È stato commissionato dal granduca Pietro Leopoldo Asburgo Lorena alla manifattura di Corte della madre, Maria Teresa d’Austria. Nella scelta del decoro con ghirlande di fiori intervallate da nastri blu scuro con rifiniture in oro, in effetti, trapela il gusto dell’imperatrice. L’attuale servizio presenta pezzi eseguiti dalla Manifattura Ginori, che nel 1785 fu incaricata dal granduca di realizzarli per ‘rimpiazzi’, ad esempio, di piatti rotti. Con molta probabilità nel medesimo anno, essa eseguì anche una fedele replica dell’intero servizio, sempre su commissione del granduca per la sorella Maria Amalia, consorte di Ferdinando di Borbone duca di Parma e Piacenza, oggi al Quirinale (“Curioso itinerario della collezione ducale parmense”, Milano 1969, p. 97). L’apparecchiatura da dessert che prevedeva vassoi per torte e per confetti o marzapane, cestini per frutta fresca o candita, rinfresca bottiglie da identificare negli esemplari aventi forma di vasi alti senza coperchio e geliere. Quest’ultime hanno invece una forma cilindrica con piedini e doppie anse e un coperchio con il bordo rialzato. La loro funzione era di ghiacciaie per garantire il mantenimento del sorbetto una volta servito in tavola. All’interno del corpo veniva introdotto del ghiaccio e quindi una vaschetta con il gelato, che veniva chiusa con il coperchio nel cui incavo era inserito altro ghiaccio. La presenza di quest’ultimo nelle tavole costituiva un’ulteriore conferma della ricchezza della Corte o del padrone di casa, in quanto all’epoca era assai complesso farlo pervenire sulla tavola. Per altre notizie storico critiche vedi scheda n. 11, inv. n. 710-726
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900131745
  • NUMERO D'INVENTARIO AcE 725
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2023
  • ISCRIZIONI sotto la base - tornitori: ì2 (Michael Weichselgartner); 29 (Michael Lorenz) - lettere capitali/ numeri arabi - a pennello -
  • STEMMI sotto la base (tutti gli esemplari) - fabbrica - Marchio - Manifattura di Vienna - scudo, in blu
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1765 - ca 1775

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE