assunzione della Madonna

dipinto,

Personaggi: Madonna. Figure: angeli. Strumenti musicali: viola; flauto. Oggetti: sepolcro. Paesaggi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Gimignani Giacinto (1611/ 1681): esecutore
    Gemignani Lodovico (1643/ 1697)
  • LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto che fa parte della Collezione Rospigliosi; vincolata in data 28 dicembre 1977, è collocato nella quinta sala del Palazzo, detta "ultima sala". Opera tarda di Giacinto Gimignani eseguita in collaborazione con il figlio Ludovico (Roma 1643 - Zagarolo 1697), collocabile cronologicamente fra il 1667 e il 1669. Fu proprio intorno a quel periodo che il Gimignani incontrò artisti di tendenze più barocche; uno per tutti il Bernini; e ciò si coglie soprattutto nelle sue opere religiose. L' apparenza ammorbidita, più sciolta dei dipinti di questo periodo è data da figure vestite con abiti modellati in maniera più moderna, dall' adozione di uno schema compositivo derivante dal Maratta. Quello del Gimignani è uno stile eclettico, che giunse alla sintonia con Gian Lorenzo Bernini attraverso una formazione artistica composita; fatta dal cortonismo mediato dagli insegnamenti del padre Giacinto, e, dai viaggi computi in Italia settentrionale a Venezia , Modena e in Lombardia dove acquisì una nuova sensibilità luministica e compositiva. Anche per il giovane Ludovico, così come era accaduto per il padre Giacinto, la benevolenza e il mecenatismo di papa Clemente IX; al secolo Giulio Rospigliosi; si rivelarono decisivi. buon esempio della predilezione del papa per il giovane pittore sono i begli affreschi del 1669, finora inediti, della cappella di San Domenico nel convento di Santa Sabina a Roma dove il pontefice si ritirava durante il periodo di quaresima. Subito dopo eseguì le tele tuttora presenti a Palazzo Rospigliosi - Pallavicini di Roma in occasione della canonizzazione di Maria Maddalena dei Pazzi e di Pietro d' Alcantara da parte di Clemente IX, nel 1668 - '69. Essi testimoniani la collaborazione con il padre Giacinto per l' esecuzione di questa tela. Per quanto concerne l' individuazione della mano paterna si confronti quest' opera con l' Assunzione della Vergine del Romanelli custodita nel Museo Civico di Viterbo; e ancora di Giacinto gli affreschi eseguiti per Palazzo Cavallerini a Roma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900119818
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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