Trinità con la Madonna, San Giovanni Evangelista e donatori

dipinto, 1425 - 1426

Personaggi: Madonna; Dio; Cristo; san Giovanni evangelista. Figure: committenti oranti. Simboli: (Spirito Santo) colomba. Simboli: (morte) scheletro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Cassai Tommaso Di Ser Giovanni Detto Masaccio (1401/ 1428 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La "Trinità" risulta dipinta su due affreschi preesistenti, uno dei quali, secondo il Cavalcaselle, rappresentava l'"Adorazione dei pastori". Incerto è come e dove fosse stato collocato, allo stesso altare, il crocifisso ligneo di Maso di Bartolomeo, che venne rimosso nel 1565 con i lavori di rimodernamento della basilica e portato in sagrestia. Nel 1568 l'altare viene dedicato da Camilla Capponi alla Madonna del Rosario, e il Vasari due anni dopo dipinse la tavola dello stesso soggetto per il nuovo altare coprendo in tal modo l'affresco. Questo, rinvenuto nel 1861, fu staccato e trasportato nella parete di controfacciata della basilica. Solo nel 1951 dopo il ritrovamento da parte del Procacci della parte inferiore con l'allegoria della Morte l'insieme fu ricomposto nella sua originaria ubicazione. Vasari non cita, a differenza delle fonti precedenti, la Morte dipinta sotto la finta mensa d'altare forse coperta proprio nel mutamento avvenuto in precedenza. Un grafico del Tintori indica quanto è rimasto di originale nell'affresco (cfr. Conti 1964). Le lacune e i rifacimenti interessano l'architrave, il pilastro, particolarmente a sinistra, una parte delle figure degli oranti e della Madonna, tutto il secondo gradino su cui poggiano gli oranti, e gran parte della zona inferiore con la Morte. Per quest'ultima la ricostruzione è ancora incerta, principalmente in relazione al fatto se si trattasse di una mensa d'altare finta in aggetto con sotto il sarcofago con lo scheletro o di una mensa reale, poggiante su due colonnine reali. La "Trinità" è stata affrescata probabilmente dopo il polittico del Carmine di Pisa, e anche dopo le storie del registro superiore della cappella Brancacci. La volta a botte cassettonata si ritroverà nella cappella Cardini a San Francesco a Pescia del Cavalcanti, del 1451, nel S. Andrea di Mantova di Leon Battista Alberti del 1467, in Piero della Francesca, e nell'ipotetico progetto brunelleschiano per la navata maggiore di S. Lorenzo. Molto probabile la collaborazione del Brunelleschi per l'impostazione dell'impianto prospettico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900117495
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    2000
    2006
  • ISCRIZIONI in basso dove è raffigurata la morte - IO FU GIA QUEL CHE VOI SETE E QUEL CHI SON VOI A(N)CO SARETE - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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