Madonna in trono con Bambino fra Sant'Antonio Abate, San Giovanni Battista, l'Arcangelo Michele e San Francesco d'Assisi
dipinto,
Taddeo Di Bartolo (1362 Ca./ 1422)
1362 ca./ 1422
Nella parte superiore del trittico, entro medaglioni polilobati, sono i SS. Ottaviano, Vittore e Giusto. Nelle cuspidi laterali sono le mezze figure dell'Angelo Annunciante e di Maria e in quella centrale è la mezza figura del Cristo benedicente. Nel pilastrino sinistro, dall'alto in basso, sono: S. Nicola da Bari, S. Cristoforo, il Grifone alato simbolo della città, e S. Maria Maddalena; in quello di destra sono: S. Ansano, il Grifone alato e S. Lucia. Nella predella sono cinque storie relative alla vita dei Santi superiormente effigiati: S. Antonio tormentato dai demoni, La danza di Salomè, La fondazione di S. Maria Maggiore, L'apparizione del vitello sul monte Gargano, Le stimmate di S. Francesco
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Taddeo Di Bartolo (1362 Ca./ 1422)
- LOCALIZZAZIONE Volterra (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera datata e firmata, ritenuta erroneamente del 1418 nelle prime guide manoscritte volterrane. Il polittico, originariamente all'altare di S. Sebastiano, fu trasferito nel 1588 nell' Oratorio di S. Ottaviano, al di là del fiume Era, a breve distanza da Volterra. In questa occasione fu deliberato dai canonici di mutare l'immagine del S. Antonio in S. Ottaviano con l'aggiunta da parte del pittore Camillo Campana, di un modellino della città, nonchè la quinta scena della predella, in una riferita a S. Ottaviano dentro ad un olmo ( Leoncini 1869, Cavallini 1926, Dal Mas 1939). Il trittico ritornò in Volterra in epoca non precisata per essere posto nell'Oratorio di S. Antonio, da dove fu trasferito, intorno al 1850, nella cappella di S. Carlo. A giudizio di Crowe e Cavalcaselle (1885), il polittico presenta parti stilisticamente diseguali, essendo la tavola centrale e le cuspidi meglio riuscite. Il Van Marle (1924), descrivendo l'opera, la ritiene una delle più pregevoli dell'attività pittorica di Taddeo, dove la solita durezza del disegno è compensata da un'esecuzione molto curata. La Symeonides (1965) trova la composizione più o meno simile, ma inferiore, a quella della Pala di Perugia di un decennio anteriore e priva di ulteriori sviluppi.Il polittico, in particolare la predella, è pesantemente ridipinto
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900106946
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1978
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2006
- ISCRIZIONI "TADDEUS BARTOLI D. SENIS PINXIT HOC ANT MCCCCXI" - Taddeo di Bartolo - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0