Madonna con Bambino

dipinto, ca 1730 - ca 1760

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 147 cm
    Larghezza: 115 cm
  • ATTRIBUZIONI Van Loo Carle (1705/ 1765)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Numero 18 della 1ista di quadri acquistati dal Favi a Parigi nel 1793. Entrato agli Uffizi il 4 dicembre 1793 (ASG, filza XXVI a 28; e vedi anche a 26, in cui il quadro è detto proveniente da Vienna!). Expertise generale di F. Favi del 15 settembre 1792 che accompagna le perizie di Vien e Roslin (2 giugno 1792), Taillasson (14 marzo), Jollain (8 agosto), H. Robert (5 agosto) e del mercante Le Brun (14 luglio). "A prima vista impone, esaminato poi dimostra in tutte le sue parti l'agonia della Scuola francese" scrisse il Lanzi nella sua relazione all'arrivo dei quadri dalla Francia (ASG, filza XXVI ins. 27). Questo severo giudizio dimostra a qual punto fu velocemente dimenticato, a meno di trent'anni dalla morte, il 'Primo pittore' del re, vittima della nuova estetica neoclassica. Il quadro fiorentino, paragonabile a una composizione del 1738 a Rouen, non appare menzionato nella bibliografia Settecentesca, ma potrebbe essere quella "Vierge de grandeur naturelle chez M. Turgot" citata da Dandré-Bardon (p. 6l): questa può essere identificata anche con la Madonna col Bambino che tiene la croce del Salon del 1750 (n. 19) o col quadro della vendita del 13 maggio 1765 (n.130, cm.100x97|). Esiste però un nesso evidente fra il nostro quadro e un disegno acquarellato dell'Albertina di Vienna (inv. 12109) (Réau, p.85, n.56; Sahut n. 383, ill.): soprattutto il Bambino Gesù è identico. Fortemente influenzata, specie nei colori, dalla pittura romana degli inizi del XVIII secolo, l'arte di Vanloo è semplice e sobria, e pur non essendo di sentimenti profondi, ha un'eleganza formale e una sicurezza tecnica che chiariscono e giustificano la grandissima fama di cui Vanloo godette nel Settecento in tutta Europa. A Firenze i Vanloo, del resto, non erano degli sconosciuti: nel 1767 se ne esponeva (senza il nome di battesimo dell'artista, il che può dar luogo a confusioni) una Madonna con Gesù Bambino e Santi (F. Borroni Salvadori, 1974, p.98). E oggi se ne può ammirare, oltre al quadro presente alla mostra, un Cristo crocifisso firmato "Van Loo 1735" tradotto in arazzo e firmato "Cozette 1771" ed esposto in palazzo Pitti (proveniente da Parma), che è piuttosto da Jean-Baptiste Vanloo (che espose un quadro di questo soggetto al Salon del 1737), che non da un'opera di Carle
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900099674
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 977
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Carle Vanloo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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