brocca da farmacia - manifattura di Montelupo (XVII)

brocca da farmacia, 1620 - 1620

Brocca dal corpo globulare con ansa a ricciolo, in parte ricostruita, e versatoio dipinto a fasce vericali blu e gialle. All'attacco dell'ansa al corpo è presente una testa grottesca di vecchio, motivo ricorrente nella produzione ceramica di Montelupo tra fine XVI e XVII secolo. La decorazione policroma a grottesche su fondo bianco nei colori giallo, verde, bruno e blu è un carattere distintivo delle ceramiche di Montelupo. Sotto il versatoio è delineata, di azzurro, una cartella anepigrafa a volute, profilata di giallo e arancio

  • OGGETTO brocca da farmacia
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ smaltatura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Montelupo
  • LOCALIZZAZIONE Ospedale Serristori
  • INDIRIZZO Piazza XXV Aprile, 10, Figline e Incisa Valdarno (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La brocca, purtroppo non più integra, è uno dei pezzi più interessanti della raccolta di maioliche dell'Ospedale Serristori. La peculiare decorazione a grotteschi, detta "raffaellesca", riveste particolare interesse all'interno della produzione montelupina da farmacia poiché impiegata nelle realizzazioni meglio riuscite. Si tratta di un genere decorativo diffuso a Firenze tra Cinquecento e Seicento nell'ambito della decorazione murale, in particolare dalle botteghe di Alessandro Allori e del Poccetti, tratto a modello dai pittori di Montelupo. Su questa brocca inoltre compare la data "1620", motivo per cui si può supporre una datazione simile anche per gli altri utelli della serie alla "raffaellesca". Già Conti (Conti 1982) aveva sottolineato la presenza, su tre degli ampolloni, dello stemma domenicano. Successivamente Berti, nel suo studio sistematico sulle maioliche da farmacia prodotte a Montelupo (Berti 2010), ha riconosciuto i cinque vasi come provenienti dall'officina medicale di Santa Maria Novella, grazie a confronti stringenti con esemplari di altre collezioni, siglati con la marca "R" o "Ro" (Civiche Raccolte d'Arte milanesi, Museo del Vino di Torgiano). La presenza dello stemma domenicano stabilisce dunque la provenienza dalla farmacia del cenobio fiorentino e chiarisce come l'esistenza di tali ampolloni nella spezieria Serristori dipendesse dal commercio dei medicamenti, venduti con il vaso. Si tratta dunque di acquisti effettuati precedentemente all'allestimento di un laboratorio farmaceutico stabile, dalla cui operatività sarebbe originata una produzione in loco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900097992
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2022
  • ISCRIZIONI su un fianco in basso in cartella - 1620 - numeri arabi -
  • STEMMI su un fianco in alto - ordine monastico - Stemma - ordine domenicano - Incappato, nero e bianco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1620 - 1620

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE