San Giovanni Battista

statua,

Il santo, con la consueta veste in pelle d'animale e mantello, alza la mano destra in atto di annunciare la venuta del Cristo; nella sinistra porta un cartiglio con iscrizione. Alcune parti colorate: gialli sono i sandali, la cintura e l'aureola raggiata, nere ciglia e sopracciglia. Collocato all'interno di una nicchia che reca tracce di affresco sulla parete di appoggio e provvista di predella e pilastrini in terracotta policroma. La predella ha un fregio di piccoli festoni con teste di cherubini, i pilasrtrini con candelabre hanno capitelli compositi. L'arco ripete la decorazione laterale, ma è di stucco. Il San Giovanni ha il dito della mano sinistra rifatto in stucco. Due stemmi di Leonardo Bonafede sopra i capitelli

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ invetriatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Della Robbia Giovanni Antonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Bucine (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ritenuta dal Marquand (giovanni Della Robbia, Princeton 1920, p. 118) una delle migliori opere di Giovanni Della Robbia; conferma l'attribuzione Salmi (Civiltà artistica della terra aretina, novara 1971, p. 110) che vede nella statua un "modellato alquanto superficiale", tipico dell'artista. La nicchia ospitante aveva una dipintura sul fondo raffigurante degli alberi, già ricordata nell'Inventario del 1681 (cfr. bibl.): "un simulacro del precursore in figura intiera (...) in colorita nicchia". Commissionata da Leonardo Bonafede, vescovo di cortona dal 1528 e rettore commendatario di Galatrona dal 1518 (cfr. scheda 09/ 00092161), come attestano gli stemmi mitrati dei pilastrini. Il Carocci sostiene che la collocazione attuale non sia quella originaria (rif. vecchie schede Carocci, 1913, n. 2). Non ci sono ragioni valide per sottoscrivere l'ipotesi, ma è da considerare l'opinione del Marquand (op. cit., p. 120), secondo cui la cornice sarebbe un lavoro composto da più pezzi trasportati da un altare. Gli inventari non forniscono notizie sulla decorazione della nicchia fino al XIX secolo, quando si parla di "ornamento di legno dorato, di celeste filettato d'oro falso" (Inv. 1814, Inv. 1817). E' davvero strano che in tanta accuratezza descrittiva non vengano considerati gli eleganti capitelli; che si tratti di una ricomposizione sembra dimostrarlo la grossolana esecuzione in stucco dell'arco, forse coeva al restauro della mano della statua
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900092174
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • ISCRIZIONI cartiglio - (ECC)E AGNUS DEI -
  • STEMMI sopra i capitelli - Stemma - Leonardo Bonafede - 2 - toro rampante rosso sopra sei monti verdi in campo giallo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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