SACRIFICIO DI ISACCO

dipinto, 1646 - 1646

Personaggi: Abramo; Isacco. Figure: angelo. Oggetti: coltello; braciere; legna. Animali: ariete. Vegetali: zucca

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bol Ferdinand (1616/ 1680)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Palazzo Mansi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Mansi
  • INDIRIZZO Via Galli Tassi, Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come ricordava il Ciardi nella scheda ministeriale redatta nel 1977, il dipinto è menzionato da tutti gli studiosi del Bol, dallo Jacobsen (1896), al Moess (1908), da Hofstede de Groot (1910) al Wurzbach (1911) e al Koehne (1932) con pieno accordo circa l'autografia e l'importanza dell'opera, con solo qualche incertezza sulla datazione, poiché la scritta, attualmente ben visibile in seguito al restauro, non era facilmente leggibile. La data del 1646 è comunque accolta dai più, con la sola eccezione del Koehne, che l'anticipa di un decennio. Vista la notorietà dell'opera, stupisce invece che nell'esaustivo lavoro del Sumowski sui seguaci di Rembrandt non se ne faccia menzione (W. Sumowski, Gemaelde der Rembrandt-Schuler, Landau-Pfalz 1983, pp. 282-425). Insieme alla Sacra Famiglia attribuita al Van Dyck, il Sacrificio di Isacco del Bol rappresenta l'unico superstite del nucleo dei dipinti appartenenti alla dote di Anna Maria Van Diemen, moglie di Girolamo Parensi, pervenuti ai Mansi nel 1824 in seguito alle nozze di Camilla Parensi con Raffaele di Luigi Mansi e da questi ceduti allo Stato nel 1965 insieme al palazzo. Mentre la scelta delle fisionomie, soprattutto di quella di Abramo, indica la stretta dipendenza dai modelli rembrandtiani, la tipologia dello schema impaginativo ricorre assai di frequente nel catalogo del Bol, che spesso ambienta le sue composizioni sullo sfondo di paesaggi dove alcuni brani risultano trattati con perspicuità, come qui le foglie e la zucca sulla sinistra descritte con particolare acume. Un simile inserto si ritrova nel Giuda e Tamar eseguito nel 1644, conservato a Boston nel Museum of Fine Arts, mentre l'ambientazione e l'impostazione in diagonale richiamano il Sogno di Giacobbe a Dresda, Gemaeldegalerie. Anche se nell'opera del Bol la composizione risulta più diluita e ariosa, l'impaginazione richiama il Sacrificio di Isacco di Rembrandt conservato all'Ermitage di San Pietroburgo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900067683
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI In basso a destra - F. BOL FECIT 1646 - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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