altare maggiore di Pini Francesco (attribuito) (sec. XVIII)
altare maggiore,
1743 - 1743
Pini Francesco (attribuito)
notizie 1728-1761
Altare in marmo di Carrara con specchi in marmo verde, rosa e giallo; mensa definita da due volute angolari con volto di cherubino aggettante, specchiature in marmo rosa; sopra gradino sagomato con specchiature in marmo giallo. Paraste laterali in marmo giallo con capitelli compositi con foglie d'acanto. In basso grata in ferro dorato con cornice marmorea mistilinea e decorata con fiori e il volto di Santa Caterina in alto. Al centro grande cornice ovale definita da due volute affrontate e decorata in alto da tre volti di cherubini; più in alto timpano spezzato a voluta, al centro cornice mistilinea modanata sormontata da due cherubini
- OGGETTO altare maggiore
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MISURE
Profondità: 100 cm
Altezza: 750 cm
Larghezza: 540 cm
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ATTRIBUZIONI
Pini Francesco (attribuito): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Caterina
- INDIRIZZO Via Vittorio Emanuele II, Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Originariamente l'altare ospitava il dipinto raffigurante Estasi di Santa Caterina da Siena di Pompeo Girolamo Batoni, adesso conservato al Museo Nazionale di Palazzo Mansi. Il ciborio è un'aggiunta degli inizi di questo secolo. La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La consacrazione sarebbe avvenuta nel 1743 e non nel 1748 come tramandato dalla guidistica locale; ciò risulta da una rilettura, effettuata durante gli ultimi restauri, della data presente nell'iscrizione della controfacciata. Sia la chiesa che il convento furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900065180
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
2012
- ISCRIZIONI sull'altare, in alto - 1743 - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0