Madonna con Bambino in gloria tra Santo Stefano e San Domenico
dipinto
ca 1655 - ca 1655
n.p
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE Campi Bisenzio (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come rilevato dalla Mazzanti, il dipinto fu originariamente eseguito per l'altare, ora non più esistente, eretto da Domenico Paciscopi poco dopo la metà del Seicento e intitolato a S. Stefano protomartire. Citato in un inventario del 1668, che parla di un "quadro di braccia 3 1/2 con sua cornice dorata, et intagliata dipintovi l'immagine della Madonna con coro d'angeli, S. Stefano e S. Domenico", la tela è di nuovo ricordata in un inventario del 1831, quando ormai non esistevano più l'altare originario, smantellato nella seconda metà del Settecento. Nel 1897 l'opera rientrò fra quelle scelte dal Carocci per essere restaurate dal Fiscali e almeno fino al 1915 essa si trovava ubicata all'interno della chiesa. Il Rondoni giudicò il dipinto di scuola bilivertiana; più esattamente però è nella cerchia di autori allievi del Passignano o del Rosselli o dello stesso Curradi, che dobbiamo guardare per trarne i paragoni più significativi, al di là delle alterazioni prodotte dai restauri ottocenteschi (cui dobbiamo anche l'attuale cornice) (cfr. A. Mazzanti, 1985-1986, (cfr. A. Mazzanti, 1985-1986, V. I, pp. 98, 216-217, V. II, pp. 91-93, n. 36; 1987 pp. 56-60, 92, 106-107).)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900037990
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0