vassoio - bottega fiorentina (secondo quarto sec. XIX)

vassoio,

Bordo cesellato con un motivo a piccoli fiori allineati su un fondo sottilmente rigato

  • OGGETTO vassoio
  • MATERIA E TECNICA argento/ cesellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Campi Bisenzio (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stemma al centro del vassoio si ritrova in altri due oggetti di proprietà della Pieve, un calice e una bugia (cfr. schede OA nn. 09/00037967-00037968). Esso indica, evidentemente, una comune provenienza dei manufatti, da ricercarsi in una personalità insignita della dignità ecclesiastica di protonotario apostolico, come indicherebbe il cappello a tre ordinidi nappe senza la croce (se ne ritrovano altri esempi in arredi della Misericordia di Firenze, lasciati in dono da illustri canonici). Potrebbe esserci allora qualche nesso tra questi oggetti campigiani e gli oggeti citati in un ivenatrio della Pieve del 1869, lasciati dal canonico Luigi Scarlini. Egli divenne canonico del Duomo nel 1849 e apparteneva ad una famiglia di Campi, essendo qui nato nel 1802. Ritenendo lecita l'ipotesi che identifica lo Scarlini con il donatore di questi arredi (la discordanza delle lettere SS con il nome possiamo spiegarla con il fatto che esse non ne siano le lettere abbreviate, ma costituiscano la forma abbreviata di un motto, come ad esempio "sub sidera") si potrebbe precisare la loro datazione e indicare come temine post quem il 1849, anno cioè del coferimento del canonicato; ma è altrettanto probabile che lo stemma sia stato inciso in un secondo tempo sugli oggetti già esistenti. In tal caso il riferimento cronologico va spostato al 1824, qando lo Scarlini fu ordinato sacerdote e potette quindi avere un completo per la messa. La datazione posteriore al 1824 trova conferma, almeno per il vassoio, nel punzone inciso sul recto, con la sfera e il numero 3. Esso compare, con qualche variante relativa al numero o all'aggiunta di più giglietti sul cerchio, su molte opere della manifattura fiorentina datati o databili dopo il 1825. Secondo la Liscia Bemporad (1986, p. 25), la presenza dei numeri 2 e 3 sugli arredi del secondo quarto del secolo indicherebbe l'impiego sugli stessi di maggior materiale di lega e quindi la minor purezza dell'argento ( (cfr. A. Mazzanti, 1985-1986, V. II, pp. 208-209, n. 87)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900037962
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • STEMMI al centro - ecclesiastico - Stemma - albero frondoso affiancato dalle lettere SS e tre stelle entro scudo sormontato da un cappello cardinalizio a tre ordini di nappe
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE