altare maggiore di Foggini Vincenzo (sec. XVIII)

altare maggiore, 1745 - 1745

Altare maggiore in marmi policromi (bianco, rosso, verde e viola), poggia su tre scalini in marmo bianco. La mensa è sorretta da due mensole a ricciolo in marmo bianco. Al centro, nella parte superiore, è ricavato il ciborio a tempietto, in marmi policromi

  • OGGETTO altare maggiore
  • MATERIA E TECNICA MARMI POLICROMI
  • ATTRIBUZIONI Foggini Vincenzo (notizie 1736-1755): progetto
  • LOCALIZZAZIONE Campi Bisenzio (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare poviene dal convento di San Martino in Via della Scala e fu concesso alla pieve campiagiana dal governo francese, dietro richiesta del parroco e dei "santesi" della chiesa. L'indicazione della provenienza dell'arredo si è rivelata estremamente preziosa perchè ha permesso di risalire, tramite la ricerca d'archivio, al nome di clui che lo progettò, Vincenzo Foggini - figlio del più famoso Giovan Battista - e anche all'anno di realizzazione, il 1745. Già il Richa (1754-1762, p. 342), vedendolo in loco, lo ritenne "vaghissimo", perché eseguito secondo lo stile del momento; il padre gesuita rimane però l'unico ad avere contemplato l'altare nel suo luogo originario visto che in seguito, con le soppressioni del 1785 e del 1808, iniziò la disperisone delle opere del monastero. La soperta del Fogini quale autore del manufatto contibuisce al tentativo di tracciare la personalitò di questo artista, sul giudizio del quale ha forse influito il paragone negativo con il padre. Lo stile che egli dimostra in opere quali i quattro basorilievi di San Vincenzo a Prato, eseguiti nel 1734 in collaborazione con il Ticciati, non può dirsi in effetti quello di un grandissimo scultore e allo stesso livello di non eccelsa qualità si pone anche il gruppo del "Sansone in atto di uccidere i due Filistei", commisionto de 1749 dall'inglese Lord Malton, scultora che, guardando a Michelangelo e Giambologna, ottiene effetti abbastanza freddi e accademici. L'altare ora in esame è comunque notevole e forse proprio nelle opere di architettura e progettazione dovette in misura maggiore esplicarsi il suo talento (cfr. A. Mazzanti, 1985-1986, vol. I, pp. 159-160, 222-223, vol. II, pp. 38-41, scheda n° 16; 1987, pp. 13, 74, 93, 97-98)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900037878-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI cartiglio sopra lo sportellino - UNDE ARDET - non determinabile - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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