paratoio di Giovanni da Monticello (sec. XV)

paratoio,

Pedana in legno su cui posa la base il bancone a nove ante intagliate e intarsiate. Postergale scandito da formelle. Stemmi, vasi con fiori e iscrizioni ornano le specchiature

  • OGGETTO paratoio
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
    legno/ intaglio/ intarsio/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Giovanni Da Monticello (notizie 1476)
  • LOCALIZZAZIONE Pescia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il bancone è un pregevole manufatto ligneo, riferibile alla tradizione toscana sia per la finezza e la precisione dell'intaglio, con richiami di gusto goticizzante, che dell'intarsio. La sua esecuzione sorprende,al di là di un fattore puramente tecnico, per la fantasia decorativa,espressa con il sapiente gioco delle forme nei volumi e nei chiaroscuri,resi attraverso la giustapposizione di semplici legni di colore diverso. L'opera fu eseg uita, come ricorda l'iscrizione su di una formella del bancone gemello, ne l 1476 e tradizionalmente viene ritenuta dono del pievano Leonardo Onesti e del cardinale Jacopo Ammannati che, secondo la memoria religiosa, l'avrebbe commissionata all'ebanista Giovanni da Monticello di Pienza per ringraziare la chiesa che in gioventù lo aveva ospitato come sacerdote.Tuttavia gli stemmi raffigurati sulle ante dei banconi non riportano l'arme familiare dell'insigne cardinale ma bensì quelle del pievano Leonardo Onesti e quelle di papa Pio II Piccolomini, nonostante fosse morto da dodici anni. Ciò è spiegabile con la profonda amicizia e stima sorta tra i due illustri umanisti tanto che papa Pio II consentì al cardinale pesciatino l'uso del suo cognome e dell'arme familiare. L'Ammannati, letterato e fine umanista , era venuto in contatto con la corte papale durante la permanenza di papa Eugenio IV a Firenze. La lunga amicizia e collaborazione con papa Pio II Piccolomini iniziò proprio in quegli anni quando ambedue prestavano servizio presso il cardinale Domenico Capranica seguendolo attraverso l'Europa nelle diverse ambascerie.Il bancone è un pregevole manufatto ligneo, riferibile alla tradizionetos cana sia per la finezza e la precisione dell'intaglio, con richiamidi gus to goticizzante, che dell'intarsio. Al di là di un fattorepuramente tecni co, l'esecuzione sorprende per la fantasia decorativa,espressa con il sap iente gioco delle forme nei volumi e nei chiaroscuri,resi attraverso la g iustapposizione di semplici legni di colore diverso.L'opera fu eseguita, come ricorda l'iscrizione su di una formella, nel1476 e tradizionalmente viene ritenuta dono del Pievano Leonardo Onesti edel Cardinale Jacopo Amm annati che, secondo la memoria religiosa,l'avrebbe commissionata all'eban ista Giovanni da Monticello di Pienzaper ringraziare la chiesa che in gi oventù lo aveva ospitato comesacerdote. Tuttavia gli stemmi raffigurati s ulle ante del bancone nonriportano l'arme familiare dell'insigne Cardinal e ma bensì quelle delpievano Leonardo Onesti. L'Ammannati, nato a Lucca da famigliapesciatina, studiò a Ferrara ed a Firenze dove, durante il sog giorno dipapa Eugenio IV, venne in contatto con la corte papale. La lunga amiciziae collaborazione con papa Pio II Piccolomini iniziò proprio in q ueglianni quando ambedue, letterati e raffinati umanisti, prestavano serv izioper il cardinale Domenico Capranica seguendolo attraverso l'Europa ne llevarie ambascerie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900037095
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sulla prima formella del postergale - AD LAUDE ET GLORIA/ DEI ET B(EA)TE VIRGINIS/ M(ARIAE) HOC OPUS FIE(R)IFE/ CIT Q(UO)DAM HUI ECLESIAE/ P(LE)BANUS P(---) PIUDU VI/RUM IOH(ANN)EM/DE M O/TICELLO CA(R)PENTARIU/ A(NNO) D(OMINI) MCCCCLXXVI - lettere capitali - a caratteri applicati - latino
  • STEMMI sulla seconda, quinta e decima formella del poster - gentilizio - Stemma - Onesti - 3 - troncato: nel primo, d'argento a tre gigli d'oro ordinati fra i quattro pendenti di un lambello di rosso; nel secondo di rosso al palo d'argento
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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