Cristo incontra la Veronica

dipinto,

La tela ha un formato ovale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Tais Giacomo (notizie 1717/ 1750)
  • LOCALIZZAZIONE Pescia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Erano trascorsi pochi decenni dalla collocazione della tela, raffigurante l'incontro di Cristo con la Veronica, lungo la parete sinistra della chiesa, quando Innocenzo Ansaldi pubblica la sua "Descrizione delle sculture e pitture et architetture della città e sobborghi di Pescia nella Toscana" dove attribuisce il dipinto a Giacomo Tais, pittore discretamente dotato, nato a Trento nel 1685 e morto a Pescia intorno al 1750. Artisticamente cresciuto a Trento egli avrebbe appreso i primi rudimenti del mestiere praticando la bottega di don Giuseppe Alberti e poi, secondo le memorie lasciate da Franceso Maria Niccolò Gabburri, si sarebbe trasferito a Roma dove avrebbe lavorato qualche anno presso il pittore Ventura Alberti. Il Gabburri, colto conoscitore d'arte e per questo nominato provveditore dell'Accademia del Disegno a partire dal1730, annota, nelle sue "Vite", informazioni di pittori a lui contemporanei dimostrando spesso di conoscere direttamente l'artista. Nel nostro caso appare ben informato e manifesta una conoscenza approfondita sia delle opere che dei luoghi in cui il pittore trentino aveva operato. Ci informa persino che nel 1739, quando lui annota le notizie, il Tais vive a Pescia ed ha cinquantaquattro anni. E proprio in quell 'anno Girolamo Flori, governatore della Compagnia di Santa Maria Maddalena, gli commissionò la tela ovale che, assieme ad altre tre, doveva completare l'apparato decorativo della chiesa. I dipinti interpretano aIcuni momenti della passione di Cristo concludendo il percorso penitenziale iniziato quarant'anni prima che, attraverso le statue degli angeli con gli strumenti della passione e, in questo caso, con le stazioni della Via Crucis, riesumava un antico tema penitenziale sviluppatosi, durante il Medioevo, lungo le grandi vie di pellegninaggio e che Papa Giulio Rospigliosi, Clemente I X, aveva recuperato facendo scolpire una serie di angeli con simboli della passione sul ponte di Castel Sant'angelo a Roma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900033988
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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