decorazione plastica, complesso decorativo di Foggini Giovanni Battista (cerchia) (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)

decorazione plastica,

L'insieme è costituito dalla mostra della porta con piedritti a listelli di marmo bianco e marmo rosso venato di bianco, architrave con intradosso a linea spezzata e cornicione modanato; al centro dell'architrave è uno scudo in accartocciato con monogramma mariano; a fianco di ciascuno dei due lati della mostra è una nicchia con fondo grigio contenente un busto virile su piedistallo di marmo nero posto su una mensola con scudo e volute; ciascuna nicchia è ornata da una cornice bicroma analoga, mossa da volute e, alla sommità, da uno scudo privo di stemma, e poggia su un alto basamento con rilievi figurati

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Maria delle Grazie detta del Letto
  • INDIRIZZO p.zza S. Lorenzo, Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura compositiva dell'insieme è evidentemente ripresa, pur con alcune variazioni significative, dall'antistante mostra della porta di ingresso alla cappella del letto, eseguita negli anni 1637-1648 con il patronato di Giovanni Battista Forteguerri. Le maggiori differenze si riscontrano, oltre che nei caratteri stilistici dei più tardi busti della porta laterale, soprattutto nella policromia, nella maggiore vitalità che anima l'insieme grazie anche alle figurazioni a rilievo, e nella inconsueta assenza di connotazioni che possano far risalire all'identità degli effigiati e del committente. E' comunque possibile identificare i personaggi ritratti nei busti grazie ad una serie di indizi di carattere storico-documentale e storico-artistico, Il confronto con l'insieme decorativo antistante, dedicato ai Forteguerri, ed il tema raffigurato nei rilievi suggeriscono infatti che si tratti di un'opera in memoria di due gentiluomini defunti, mentre la caratterizzazione dei busti (in particolare l'ornamento di croci biforcate sul petto, corrispondenti all'ordine dei cavalieri di Santo Stefano, e l'età dei personaggi), confrontata con i documenti relativi all'ordine cavalleresco (si veda B. Casini, I cavalieri di Pistoia, Prato e Pescia membri del Sacro Militare Ordine di S. Stefano papa e martire, Pisa, 1997), consentono di proporre l'identificazione con due dei figli di Fabrizio di Atto Cellesi. Sul piano stilistico il complesso decorativo è stato di solito accostato alla produzione di Giovanni Battista Foggini e scuola. Si tratta, infatti, di un'opera di buona qualità, riconducibile a maestranze aggiornate sulle tendenze della scultura fiorentina sullo scorcio del XVII secolo, di chiara influenza romana (C. Danti, scheda OA, 1975). I busti, tuttavia, mancano della vitalià che caratterizza la ritrattistica fogginiana e si avvicinano, piuttosto, ai busti presenti in altri monumenti sepolcrali pistoiesi, ad esempio quelli del transetto destro e della cappella del Rosario della chiesa di San Domenico, attribuibili, rispettivamente, ad un scultore locale (seppure si voglia ammettere che Bernini ne abbia fornito il disegno) e a Ferdinando Vaccà
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900020812A-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • STEMMI al centro dell'architrave - religioso - Emblema - monogramma mariano - monogramma giallo su campo azzurro
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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