miniatura, serie - ambito pistoiese (sec. XIV)

miniatura,

La decorazione del codice è data solo da iniziali filigranate a penna in rosso e in blu, di epoche diverse e di diverse grandezze. Il corpus decorativo trecentesco (87 filigranate di cui tre grandi, 8 medie e il resto piccole) di questo palinsesto riguarda solo i primi quattro fascc. in cui la decorazione a penna, imprecisa nella stesura dei temi, occupa sempre le spartiture geometriche irregolari degli spazi interni delle lettere. Le lettere grandi si trovano alle seguenti carte: I r. Dum 5 r. Salve, 14 v. Requiem. Degno di nota è l'explicit alla c. 25 sotto il quale è una bella decorazione geometrica a cerchi di misura maggiore, uno dei quali richiama esplicitamente la congchiglia. L'altro è ricoperto da un tappeto di fiori distaccati dal fondo da una linea di contorno bianca. Gli altri tre cerchi più piccoli posti sotto i primi iscrivono quello centrale e racchiudono lo stesso motivo della conchiglia in questo caso nascente da un piccolo cerchio, mentre gli altri due, posti lateralmente,iscrivono il solito fiore i cui petali sono intervallati da piccoli dischetti risparmiati su fondo blu

  • OGGETTO miniatura
  • MATERIA E TECNICA Ottone
    pergamena/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Pistoiese
  • LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Contiene: Annuncio della nascita del Battista a Zaccaria (prime 2 c. prive di numerazione); Liturgia in onore di S. Maria delle Nevi e di S. Orsola martire (cc. 1-14v.); Kyriale (cc. 14 v. - 25 r.); Proprio dei Santi (cc. 28-77); Offici vari (cc. 78-92). Il codice è formato da c. 92 in pergamena. A c. 25 v.,si legge che il codice venne donato, all'allora esistente chiesa di Santa Maria Zorisportae, nel 1396 da quatttro componenti dell'Opera che lo fecero eseguire a proprie spese: " Questo libro e del monistero di sca mana da Pistoia il quale feceno fare i venerabili huomini Jacopo dandrea fioravati. Giovanidi messere francescho dipagno. Lichele da gholante Riccardo di francesco da pistoia. Operari dellopera di messer ser Iacopo da pistoia. Ilqle libro isti opari fecero fare de denari della sta opera e danorallo p. lamor di olio alsto monistero. Nel MCCCLXXXXVI. adi XXV di Novembre". Il rimaneggiamento del codice avvenuto in epoca settecentesca ha riutilizzato vari fascc. provenienti da libri diversi. I primi 4 fascc. sono di epoca trecentesca, datato 1396, con i simboli dell' Opera di San Jacopo (conchiglia). I fasccc. seguenti più scadenti nell'esecuzione sono di epoche successive. All'inizio e alla fine sono inserite due carte, le quali nonostante l'inganno che le farebbe inizialmente datare al XII sec. come dimostrerebbe la stessa lettera Fuit si debbono considerare una imitazione, la tesi è confermata dalla stessa scrittura di chiara imitazione di quella dell'epoca antica. I primi quattro fascc. più interessanti di questo palinsesto non furono fatti fare per la chiesa di S. Maria Fuorisportae. La chiesa infatti è sempre stata retta da preti secolari contro la chiara indicazione di "monistero" riportata a seguito dell'explicit di c. 25 v. Il codice era sicuramente destinato ad un monastero femminile dedicato alla Vergine. Nella parte inferiore della c. è stata grattata la scritta che evidentemente identificava il monastero. In base a ciò possiamo quindi supporre che il codice smembrato venisse commissionato dall'Opera di san Jacopo per il Convento femminile di Santa Maria delle Nevi o delle Vergine. Questo cenobio con relativa chiesa, ora scomparso, sorse sotto il patronato dell'Opera stessa di San Jacopo nella metà del Trecento. La provenienza da questo convento è confermata dalla liturgia che ricorre in onore di Santa Maria delle Nevi e di Sant'Orsola. Opera di maestranze locali della fine del Trecento presentano un effetto che complesssivamente si può definire buono. Stesse considerazioni si possono fare per quanto riguarda la decorazione dell'explicit di c. 25 opera evidente dello stesso calligrafo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900013528A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sul piatto anteriore - M - a pennello -
  • STEMMI c. 25 r - Stemma - Bartolomeo Franchi (?) - F B, sotto una corona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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