Le Petit Sganarelle. Fanciullo con fiasca tra le mani

statuetta, ca 1765 - ca 1765

Scultura raffigurante un faniucllo con vesti da contadinello che solleva una fiasca

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA BISCUIT
  • MISURE Altezza: 15,1 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Sèvres
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’archetipo del nostro esemplare è da rintracciare nella tavola n. 3 del primo dei due volumi nel quale è suddivisa una serie di dodici incisioni ad acquaforte aventi per tema bambini immersi nella natura e rappresentati come contadinelli o calati in scene di genere. Il confronto tra le statuette e le relative incisioni rivela una stampa in controparte di quest’ultime rispetto al disegno originale realizzato dal figlio di Étienne-Maurice Falconet, come indicato sotto le incisioni stesse, dove si apprende inoltre che l’invenzione di questi soggetti è da ricondurre a François Boucher. Nella prima tavola del primo volume è infatti specificato: “Premier Livre de Figures, d’après les porcelaines de la Manufacture / Royale de France, inventées en 1757. Par M.r Boucher / à Paris chés Jollain quay de la Megisserie à la Ville de Rome” (vedi A. Billon, “Les Enfants Falconet” e le schede di V. Desrante, in “La Manufacture des Lumières. La sculpture à Sèvres de Louis XV à la Révolution”, catalogo della mostra a cura di T. Prèaud, G. Scherf, Dijon 2015, pp. 100-111, catt. 26-41). Dunque, la serie definita “Les Enfants Falconet” è costituita da sedici statuette di cui dodici, seppur realizzate dallo scultore Falconet quando assunse la direzione del reparto di modellazione della Manifattura di Sèvres, hanno come archetipo i disegni di Boucher (per approfondimenti, vedi A. Faÿ-Hallé, “The Influence of Boucher’s Art on the Production of the Vincennes-Sèvres Porcelain Manufactury”, in “François Boucher 1703-1770”, catalogo della mostra, New York 1986, pp. 345-350). L’interesse verso “Les Enfants Boucher” (vedi V. Desrante, in “La Manufacture des Lumières. La sculpture à Sèvres de Louis XV à la Révolution”, catalogo della mostra a cura di T. Prèaud, G. Scherf, Dijon 2015, pp. 92-93, catt. 10-14), già presente nel repertorio di produzione della manifattura dal 1752, è stato pertanto proseguito anche dal Falconet, come dimostrato dall’introduzione di questa serie peraltro ridotta nelle dimensioni rispetto alla precedente. Il nostro esemplare viene denominato “Le petit Sganarelle” oppure “La Bouteille en l’air”, poiché solleva verso l’alto una fiasca. Svend Eriksen ha ipotizzato che in origine avesse un pendant da identificare ne “La Petit Paysanne au chien”, nota anche come “La Petite Fille au Chien” (S. Eriksen, “Le porcellane francesi a Palazzo Pitti, Firenze 1973, p. 69, cat. 31). Si tratta di una fanciulla con una cesta d’uva intenta ad accarezzare un cagnolino, di cui si ha testimonianza nell’acquaforte n. 4, quindi posta di seguito a quella del nostro esemplare (V. Desrante, in “La Manufacture des Lumières. La sculpture à Sèvres de Louis XV à la Révolution”, catalogo della mostra a cura di T. Prèaud, G. Scherf, Dijon 2015, p. 111, cat. 40)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900006072
  • NUMERO D'INVENTARIO AcE 1415
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1972
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2020
  • ISCRIZIONI sotto la base per due volte - L - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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