disegno architettonico, Vista prospettica a volo d’uccello della ricostruzione del nartece della chiesa di Santa Croce di Ravenna collegato al Mausoleo di Galla Placidia di Anonimo italiano (XX)

disegno architettonico, XX prima metà

Disegno a china nera su carta da lucido, incollato su cartoncino. Vista prospettica a volo d’uccello della ricostruzione del nartece della chiesa di Santa Croce di Ravenna collegato al Mausoleo di Galla Placidia

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA carta da lucido
    INCHIOSTRO DI CHINA
  • MISURE Misura del bene culturale 08iccd_modi_7258945571561: 160x180 mm
  • CLASSIFICAZIONE OGGETTI/ OGGETTI ARTISTICI
  • ATTRIBUZIONI Anonimo Italiano (xix-xx): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Ravenna (RA)
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa, oggi sconsacrata, intitolato alla Santa Croce, sorge nell’area del complesso di San Vitale, alle spalle del Mausoleo di Galla Placidia e su di una zona precedentemente occupata da una domus romana, poi abbandonata. Secondo il protostorico Andrea Agnello, nella prima metà del V secolo d.C. proprio l’imperatrice Galla Placidia fece costruire una chiesa dedicata alla Santa Croce, adornata da importanti apparati decorativi. Dalle ricerche emerge che l’edificio dovesse essere a pianta cruciforme, composto da tre navate, da un lungo porticato e con due sacelli simmetrici alle estremità, di cui il cosiddetto Mausoleo di Galla Placidia doveva essere in origine il sacello dedicato a San Lorenzo. Nei secoli la chiesa fu in gran parte ricostruita: l’abside risale al XV secolo, la facciata al XVII e infine venne aggiunto il campanile settecentesco. La chiesa fu inoltre ridotta notevolmente nelle sue dimensioni, eliminando i bracci laterali, il nartece e demolendo gran parte della navata, separandola così definitivamente dal Mausoleo di Galla Placidia. Nel corso del Novecento l'area di Santa Croce è stata oggetto di diverse indagini archeologiche volte a comprenderne la storia e l’assetto originario. Nel 1926 si avviò lo scavo effettuato da Di Pietro nel settore centrale dell’abside, che portò alla luce alcuni pavimenti musivi e dal quale si evinse una relazione fra la dimora imperiale placidiana e la basilica di Santa Croce, forse in passato proprio chiesa palatina. Nel 1967 grazie ad alcuni sondaggi vennero ritrovati i resti di un sacello cruciforme contrapposto al Mausoleo di Galla Placidia. Intorno agli anni 70 del ‘900 la chiesa fu interessata da rilevanti interventi di restauro che riguardarono le aperture e il tetto, nel contempo vennero demolite la sacrestia e la casa parrocchiale adiacenti. Nel 1974 venne scoperta e scavata parzialmente una sepoltura lungo il fianco sud del portico di Santa Croce. Nel 1976 gli scavi all'interno del braccio sud di Santa Croce rilevano la presenza dei resti di un sottostante pavimento in opus sectile. Infine nel 1977 vennero eseguiti diversi lavori di drenaggio attorno alla basilica. Il corpus di disegni dell’Archivio Disegni della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini copre tutto questo arco temporale di scavi e studi, fornendo quindi un importante supporto visivo alle scoperte riguardanti l’antica chiesa di Santa Croce
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 08-ICCD_MODI_7258945571561
  • NUMERO D'INVENTARIO ADS RA 9404
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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