cartiglio tecnico (in basso, al centro)

stampa colorata a mano, 1678 - 1678

Carta geografica dell'Europa

  • OGGETTO stampa colorata a mano
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura
    carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
    tela/ colla
  • ATTRIBUZIONI Blaeu Willelm Janszoon (cerchia): disegnatore/ incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Poggi
  • INDIRIZZO Via Zamboni 33, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la Carta dell'Europa di Willem Janszoon Blaeu, stampata a Pariginel 1678 da Alexis-Hubert Jaillot e composta da venti tavole unite e incollate su tela.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli. Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferitiall'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complesso architettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi. In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino allasistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università. Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.Il bene è registrato negli inventari d'istituto del 1744 e del 1776, inoltre si trova citato successivamente anche in quello del 1843 del Gabinetto astronomico. L’autore della carta, Willem Janszoon Blaeu, fu il capostipite di una delle più popolari famiglie di cartografi e stampatori olandesi del XVII secolo. Fuappassionato di studi matematici ed astronomici e soggiornò per circa due anni presso il famoso astronomo danese Tycho Brahe, nel suo osservatorio di Uranienburg. Tale esperienza segnò una tappa importante nella carriera del Blaeu che in seguito, tornato ad Amsterdam nel 1597, si segnalò dapprima come costruttore di globi, poi, come autore ed editore di carte geografiche e atlanti. L’azienda fu tenuta in grande considerazione dai contemporanei, tanto che nel 1633, pochi anni prima della sua morte, Blaeu fu nominato cartografo della Repubblica, incarico successivamente passato a suo figlio e a suo nipote.L’azienda, nonostante il grande incendio che distrusse la fabbrica nel 1672, continuò la propria attività fino al 1692. La carta murale in esame fa parte di una serie di quattro incisioni (Asia-Africa-Europa-America, unitariamente conservate al Museo di Palazzo Poggi), edite in francese da Jaillot, che probabilmente possedeva alcuni rami dei Blaeu; era consuetudine, infatti, acquistare le matrici dei grandi incisori, per ristamparle aggiungendo eventuali varianti e relative indicazioni di responsabilità: il rame da cui venne tratta l'incisione in esame fu certamente rimaneggiato rispetto all'edizione originaria.L'indicazione autoriale di Willem Blaeu è accompagnata, sulla carta, dalla data 1669, riferibile alla prima pubblicazione dell'opera. Già morto dal 1638, il suo nome era rimasto legato alla produzione più tarda dell’azienda, naturalmente per motivi di prestigio.L’ampia didascalia che corre su tre lati della carta, redatta in latino e in francese, dovrebbe essere opera successiva dello stesso Jaillot, poiché esula dal modello cartografico generalmente usato dai Blaeu per le carte murali o per le immagini degli atlanti. La data 1678 a chiusura dell'iscrizione nel grande cartiglio di sinistra, preceduta dal nome dello stampatore francese e dall'indicazione dell'indirizzo dell'atelier, permette la datazione precisa dell’edizione.Tra il XVI e il XVII secolo lo studio della forma e delle dimensioni della terra, nonché la determinazione delle distanze tra due punti si sviluppa su basi matematiche rigorose in una nuova scienza, la geodesia. Va ricordato che nel 1617 W. Snellius eseguì la prima triangolazione in Olanda. La profonda conoscenza di Blaeu della matematica, acquisita grazie all’insegnamento di Tycho Brahe, autorizza ad ipotizzare come egli avesse anticipato il matematico Snellius. I cartigli tecnici riguardanti il metodo di calcolo della distanza tra due punti tramite i triangoli sferici, presenti nelle carte dei 4 continenti di Blaeu, entrano, nel corso del XVII secolo, a far parte di un repertorio largamente usato dai cartografi olandesi. Il campione in esame è riutilizzato da de Witt nella carta dell’Europa del Museo di Palazzo Poggi. Le uniche differenze riscontrabili sono la diversa decorazione e l’inversione delle figure geometriche nel cartiglio di de Witt: il testo è il medesimo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691804-5
  • NUMERO D'INVENTARIO MPPCG015
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2023
  • ISCRIZIONI All’interno del cartiglio - Modus supputandi locorum distantias in triangulis sphericis ac primum quidem in locis quorum latitudo utraque, borealis vel australis. Tres hic inveniendi numeri, quibus hic - corsivo - non determinabile - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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