candeliere da chiesa,
Su quattro piedi ad andamento curvilineo-spezzato è innestato lo stelo lievemente sagomato. Questo, tramite due raccordi a gradino, sostiene la struttura triangolare con vertice troncato che regge sei candele e delimita la dicitura scolpita. Nell'ultima sezione in alto compare il Fregio dell'Arma di Artiglieria (coppia di bocche da fuoco incrociate sulle quali poggia una bomba con fiamma sfuggente a destra), sormontato da una stella
- OGGETTO candeliere da chiesa
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione, battitura, forgiatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Faentino
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di San Bartolomeo
- INDIRIZZO Corso Mateotti, 15, Faenza (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nota famiglia faentina di fabbri, i Matteucci realizzano i candelieri, i lumi pensili, la croce d’altare e le serrature delle porte in occasione dell’ampia ristrutturazione della chiesa di San Bartolomeo, consacrata a Tempio Votivo della Vittoria e famedio dei Caduti della Prima guerra mondiale nel 1920-25. Attivi dal 1690, i Matteucci detti “i fabròn”, operano in parallelo con i Tomba e raggiungono la “vera eccellenza d’arte nella seconda metà dell’Ottocento. […] Le inferriate più prestigiose di palazzi e ville signorili, cancellate, lunette o roste per porte e finestre furono forgiate sulle incudini di Luigi e del figlio Francesco che estesero la loro produzione ad ogni tipo di ferro ornamentale per l’arredo degli edifici sacri e civili”. La fama si consolida anche a cavallo tra i due secoli, ricevendo commesse importanti in varie parte d’Italia e riconoscimenti presso le grandi esposizioni di arte decorativa, come le Biennali di Monza e le Triennali di Milano Fra le due guerre, tra i designer dell’officina figura in pianta stabile Alfredo Morini, collaboratore anche dell’Ebanisteria Sociale di Vicolo Pasolini, 4 (E. Golfieri, Repertorio delle botteghe e degli artigiani faentini dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, in “Manfrediana. Bollettino della Biblioteca Comunale”, 30, 1996, pp. 17-19). Proprio considerando questo incrocio di rapporti, si può azzardare una sua responsabilità progettuale per le suppellettili di San Bartolomeo. In particolare, non è trascurabile, insieme alla perizia tecnica, il disegno raffinato e originale dei candelieri d’altare e di quello con l’iscrizione “militare” entro il triangolo: una rigorosa sintesi geometrica funzionale che richiama sottilmente lo stile déco, assai ricercato e interpretato anche dalla coeva produzione ceramica
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800687714
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- ISCRIZIONI costituisce parte dell'oggetto - 26° / ART. CAMP. / III° GRVPPO - non determinabile -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0