reliquiario-ostensorio,

La base consta di due volute e un perno retrostante, da cui si eleva il fusto culminante nel prospetto a sagoma mistilinea con teca centrale per l'ostensione delle reliquie. Ricca decorazione a motivi floreali

  • OGGETTO reliquiario-ostensorio
  • MATERIA E TECNICA rame/ a sbalzo, argentatura
    LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romagnola
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Monastero di Santa Chiara a Montepaolo
  • INDIRIZZO Via Montepaolo, 24, Dovadola (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1950 Corbara vedeva il manufatto tra gli arredi sacri del monastero di Santa Chiara a Faenza, datandolo al XVIII secolo. Lo riteneva in lamina di rame sbalzato e tale informazione è stata seguita nella sede presente. La struttura di sostegno retrostante è in legno. La teca contiene le reliquie di Santa Chiara e di San Martino (titolare, quest'ultimo, del monastero abitato in origine dalle clarisse nel corso del Trecento). La florida esuberanza decorativa di matrice rococo conferma una datazione al primo settantennio circa del Settecento, prima dell'avanzare delle tendenze neoclassiche nell'ambiente romagnolo di fine secolo. Al pari delle altre suppellettili liturgiche settecentesche, divise tra il monastero faentino e quello di Montepaolo, anche questa proviene dal precedente insediamento delle clarisse in via Naviglio, sebbene tale collocazione non sia documentata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800687679
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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