Pesci e crostacei. natura morta con pesci, molluschi e crostacei

dipinto,

Dipinto su tela applicato a pannello di masonite, a sua volta inserito all'interno di cornice lignea con profilo esterno modanato, vetro di protezione e battuta centrale a passepartout telato bianco. La composizione dai toni scuri e verdognoli, mostra due pesci azzurri ed una triglia al centro della natura morta, cui si aggiunge a destra la figura di un grande granchio scuro, e a sinistra si riconosce il profilo bluastro di un polpo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA masonite/ telata, pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Casadei Maceo (1899/ 1992): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo della Residenza della Cassa dei Risparmi di Forlì
  • INDIRIZZO Corso della Repubblica, 12, Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Figura di capitale importanza per l’inquadramento della cultura figurativa e pittorica a Forlì nel XX secolo, Maceo Casadei fu uno spirito artistico precoce e dotato di notevole versatilità. Avviato all’arte undicenne seguendo Giuseppe Marchini, ideale trait d’union tra i secoli XIX e XX nonché principale nume pittorico cittadino, Casadei verrà per molti aspetti a prenderne il testimone e interpretandone una continuità. Vi sarebbe riuscito anche grazie al riscontro diretto della matrice impressionista studiata ancora giovanissimo a Lione, studiando alla scuola di nudo e conoscendo la grande tradizione della pittura di paesaggio del sud della Francia, la stessa che aveva indirizzato la parabola artistica del macchiaiolo Marchini. La prima parte della carriera di Maceo Casadei sarebbe stata mobile, sperimentale e in certa misura tumultuosa, inaugurata dalla traumatica esperienza della guerra, rappresentata graficamente e nelle prime opere mature allo scorcio dei vent’anni. Ad una pittura di reportage succederà l’interesse per la fotografia come ritoccatore e per il teatro, operando nella realizzazione di scenografie e allestimenti, esperienza poi messa a frutto negli anni ’40 lavorando per l’Istituto Luce, anche come fotografo di guerra. Proseguono i viaggi tra Romagna, Lione e Roma, dove si trasferisce nel ‘34 entrando presto in contatto con Sironi, Balla e Mafai, e dove si dischiudono per Casadei le porte delle commesse statali e si registrano i principali successi di carattere nazionale. Dopo la Seconda Guerra, in una fase più matura e compassata in cui risiedette stabilmente a Forlì, Casadei si trovò ad incarnare, nella pittura dei suoi paesaggi e dei suoi studi di figura, la tradizione del Cenacolo artistico forlivese cui aveva aderito, insieme a Pietro Angelini, quasi 40 anni prima. Il soggetto ritrae le valli della Piallassa di Baiona, un’area di canali un tempo costituenti una baia a nord di Ravenna. Nella presente natura morta Casadei sembra recuperare qualcosa della conoscenza di Filippo De Pisis, frequentato a Venezia nel 1946-1947, riusciendo a camuffare la grande precisione presente nel dettaglio del disegno con l'utilizzo di colori innaturalmente accesi e brillanti, con un registro espressionista solo occasionalmente sperimentato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800686858
  • NUMERO D'INVENTARIO 92010985
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI sul fronte del dipinto, in in alto a destra - Maceo/ Casadei/ 1965 - l'autore (Maceo Casadei) - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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