Crocifissione di Sant'Andrea

dipinto, ca 1591 - ca 1610
Picchi Giorgio (cerchia)
1550-1560/ 1605

Dipinto su tela tensionata su telaio ligneo entro cornice moderna modanata e dorata. La composizione è dominata nella sezione sinistra dalla grande croce decussata dalla quale si protende il sofferente Sant'Andrea, davanti ai soldati che attorniano, in basso ed a destra, la platea del patibolo. In secondo piano, in un paesaggio digradante, trova posto un paesaggio di fantasia, con alcune costruzioni, raccordate da una cinta muraria con ingresso ad arco trionfale. Un Dio Padre emergente da un balcone di nubi osserva dall'alto la scena, attorniato da due angioletti che recano i simboli della passione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Picchi Giorgio (cerchia): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito marchigiano
    Livio Modigliani
    Giovanni Laurentini Detto L'arrigoni
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo della Residenza della Cassa dei Risparmi di Forlì
  • INDIRIZZO Corso della Repubblica, 12, Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dipinto di grande formato, presumibilmente proveniente da un contesto liturgico, al momento non rintracciabile, che tradisce dall'emergere di alcuni volti, tipologicamente e stilisticamente coerenti con quelli ora visibili, una primitiva composizione che forse non corrispondeva al particolare soggetto, o quanto meno con la sua ambientazione nello scenario aperto di un paesaggio. Si nota infatti l'emergere di un volto in corrispondenza di un masso in posizione centrale, immediatamente al di sotto delle costruzioni dell'architettura di fantasia che abita lo sfondo, ed a mezza altezza presso il margine destro si riconosce il profilo fino al busto di una figura impaludata in abiti all'antica dalle ampie pieghe, di fatto sovrapposte al piano rialzato della figura di ufficiale romano a cavallo. La composizione originale prevedeva pertanto un punto di vista fortemente ravvicinato, con la successione di piani ribaltati nei modi tipici di una osservazione dall'alto, in linea con formulari compositivi di pieno manierismo. La lettura stilistica prodotta dalla scheda di Andrea Donati riferisce l'opera attorno al 1600 ed all'ambito di Giorgio Picchi, allineando questo nome con altri (Modigliani e Arrigoni) consimili al durantino nella traduzione in forme più locali e talvolta secche di quanto desunto in terre marchigiane e montefeltrane dall'esempio di Federico Barocci. Un qualche richiamo in tal senso pare soprattutto percepibile nel gruppo di Dio Padre e angeli in sommità, raffigurato con gustose cromie accese e brillantezza memore forse piuttosto di Arcangelo Salimbeni o di Francesco Vanni. Tuttavia la lettura dell'opera risulta ancora molto complicata, anche nei suoi caratteri di stile. La modalità in cui è disegnato e condotto pittoricamente il corpo dell'apostolo è propria di un manierismo primo cinquecentesco, la stessa gestualità delle figure, l'impaginazione tridimensionale con l'inserimento dei due soldati in abisso proviene piuttosto da un tipo di alfabetizzazione pittorica di stampo vasariano, condotta con un certo seguito in quelle stesse terre tra Romagna e Marche intorno alla metà del secolo XVI, lasciando ipotizzare la seconda metà dello stesso come assolutamente plausibile anche per la realizzazione di questa Crocifissione. Rispetto all'identificazione di un maestro, poi, si deve osservare quanto la conduzione tecnica sia invero piuttosto rozza, caratterizzata da povertà di disegno. Le occasionali felicità summenzionate sarebbero peraltro del tutto ricostruibili ancora in senso centro italiano e di primo cinquecento, tra il Sodoma, Signorelli e Genga, e che in definitiva le evidenze di una qualche lettura, per quanto mediata, della pittura di Barocci, o degli Zuccari, non paiono così evidenti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800686838
  • NUMERO D'INVENTARIO MS005328
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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