Al Fugaren. Paesaggio collinare con case e focarine

dipinto,

Dipinto su tela tensionata su telaio con biette di espansione agli angolari; il telaio è fissato tramite legacci agli angoli ad una cornice lignea con doppia battuta, bianca interna e protetta da vetro e con modanatura e argentatura all'esterno. Il paesaggio collinare è rappresentato da un punto di vista rialzato, una strada si inerpica tra alcune case isolate, e le focarine o fogheracce accese a fianco di esse che rischiarano l'ambientazione serale

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Ranzi, Angelo (1930/ 2019): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo della Residenza della Cassa dei Risparmi di Forlì
  • INDIRIZZO Corso della Repubblica, 12, Forlì (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il forlivese Angelo Ranzi iniziò a dipingere in giovane età, avvicinandosi in seguito a modelli del contesto artistico locale quali soprattutto il pittore Gino Mandolesi (1915-1955). Ranzi si dedicò alle medesime tematiche intimiste e feriali, in prossimità alla coeva produzione poetica dialettale per la quale fornì un legittimo e solido corrispettivo visivo. Nel caso presente, titolo e composizione testimoniano l’ispirazione a una cantata del medico e poeta dialettale forlivese Aldo Spallicci intitolata “Al Fugaren”, che sarebbe poi stata musicata da Francesco Pratella. La tradizione delle ‘focarine’, i fuochi accesi la vigilia di San Giuseppe per l’inaugurazione della stagione primaverile e auspicio della purificazione dei terreni, condensa un tratto identitario della società rurale romagnola, legato alla socialità così come alla cultura propriamente contadina. Ranzi, padrone di una buona pluralità di tecniche espressive nel corso della sua carriera, tra le quali una importante rappresentanza assunse in particolare l’arte incisoria, frequentemente negli anni ’90 fece preponderante uso della spatola, come in questo caso. Appartenente alla fase terminale della sua produzione, in seguito alla conclusione degli anni di attività ravennati e nel pieno raggiungimento dell'affermazione artistica nel contesto forlivese e romagnolo, il dipinto venne inoltre realizzato nell’ambito delle celebrazioni del ventennale della morte di Spallicci, figurando peraltro tra quelli esposti a Santa Maria Nuova Spallicci il 13 marzo 1993
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800686816
  • NUMERO D'INVENTARIO 95014045
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • ISCRIZIONI sul retro della cornice, in basso a sinistra - CASSA DEI RISPARMI/ di FORLI'/ INV./ N. (a stampa)/ 95014045 (pennarello) - Ranzi, Angelo - a matita - dialetto romagnolo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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