Cristo in pietà. Cristo dolente tra due angeli con simboli della Passione

dipinto post 1491 - ca 1500

Dipinto di formato rettangolare costituito da tre tavole: l'opera pittorica è supportata dal solo pannello centrale, mentre i laterali di larghezza inferiore reggono la cornice (vedi immagine del retro); quest'ultima, di gusto neorinascimentale, è presumibilmente di produzione ottocentesca con doppia modanatura e fregio a palmette e girali su fondo rosso. Sul retro sono visibili anche tracce di due traverse poste in corrispondenza del margine inferiore e di quello superiore, poi rimosse

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ tecnica mista
  • ATTRIBUZIONI Tucci, Biagio Di Antonio (1445 Ca-1516): pittore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Andrea Utili Da Faenza
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Pinacoteca Comunale
  • INDIRIZZO via Santa Maria dell'Angelo, 9, Faenza (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, già attribuito agli inizi della vicenda critica dell’opera al faentino Andrea Utili, è stato concordemente ricollocato nell’ambito dell’attività romagnola del fiorentino Biagio D’Antonio. Eseguita a tecnica mista su tavola, la Pietà, ricca di echi veneto-adriatici derivati dall’altare padovano del Santo di Donatello e dalle Pietà belliniane (Tambini 2009), fu realizzata per il Monte di Pietà di Faenza fondato nel 1491, il cui emblema era l’Imago Pietatis, ovvero la mezza figura dolente di Cristo, iconografia piuttosto diffusa in relazione a tali istituti. Si ricorda che lo stesso artista a queste date aveva probabilmente già realizzato per la cattedrale faentina una Pietà destinata alla cappella di S. Paolo (1488), opera marcatamente definita nel disegno dall’anatomia vigorosa del corpo di Cristo, che secondo Bartoli 1999 non pare distante stilisticamente dal dipinto per il Monte di Pietà. Successivamente Tambini 2009 ha collocato l’opera in esame agli “avanzati anni Novanta”, individuando uno scarto formale nella “scansione, ora più allentata” della figura del Cristo rispetto alla precedente versione. Il dipinto, in deposito dal 1879 presso la Pinacoteca comunale di Faenza, fa parte di un piccolo nucleo di tre opere realizzate tra Quattro e Cinquecento per il Monte di Pietà, tutte rappresentazioni dell’Imago Pietatis (le schede OA relative ai due dipinti e allo stendardo processionale sono legate fra loro tramite il campo ROZ)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800682227
  • NUMERO D'INVENTARIO 176
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2020
  • ISCRIZIONI retro, in alto, a sinistra - 176/87 - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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