Crocifissione con san Francesco Saverio e sant'Ignazio di Loyola. Crocifissione con san Francesco Saverio e sant'Ignazio di Loyola
dipinto olio su tela,
ca 1620 - ca 1621
Circignani Antonio Detto Pomarancio (attribuito)
1567 ca./ 1629
Dipinto ad olio su tela di Circignani Antonio detto Pomarancio (Città della Pieve, 1667/1570 ca. - Roma, 1630 ca.) 338 x 206 cm Proprietà: Statale Ubicazione: Galleria Estense di Modena, Sala 22
- OGGETTO dipinto olio su tela
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
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ATTRIBUZIONI
Circignani Antonio Detto Pomarancio (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
- INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu commissionato all'artista, il 15 novembre 1620, dai gesuiti della chiesa modenese di San Bartolomeo, nella persona di padre Girolamo Buondinari, confessore dell'allora duchessa di Modena, Virginia de Medici (il carteggio fra il pittore e il committente fu pubblicato da Campori, 1866, pp. 87-95). Il Pomarancio, nel 1620, aveva già eseguito per i gesuiti modenesi un «Martirio di san Bartolomeo», tuttora conservato nella controfacciata della chiesa (cfr. G.Papi in «Sovrane Passioni», catalogo della mostra, 1998, p. 208). La tela era probabilmente già compiuta e collocata nell'altare maggiore di San Bartolomeo il 24 agosto 1621, come annota il manoscritto dello Spaccini (vol. VII, p. 40). Nel 1773, dopo l'espulsione dei gesuiti dal ducato, la chiesa fu affidata ai francescani. Nel 1783, in seguito alla soppressione dei conventi, la tela passò nelle collezioni estensi. Fu requisita dai francesi nel 1796 per essere poi restituita alla Galleria nel 1815 (cfr. Venturi, p. 336). Pagani (1770, p. 66) e Della Palude (1784, p. 99; 1787, p. 107) registrarono il dipinto come opera di Antonio Pomarancio, mentre Castellani Tarabini (1854, pp. 103-4) lo assegnò a Cristoforo Roncalli, detto anch'egli Pomarancio. Venturi (1882, p. 336), lo restituì ad Antonio Circignani (cfr. anche Pallucchini, 1945, p. 227). Un felice connubio tra crudo realismo e classicismo delinea un testo pittorico sul tema dello spasimo della morte e del dolore. I corpi dei due ladroni, contorti e costretti dalla sofferenza, spietatamente indagati dalla luce e rappresentati in un inedito nudo integrale, si volgono verso il Cristo. Le loro livide anatomie restringono la finestra prospettica e orientano l’attenzione del riguardante sul corpo morto del Salvatore, trasfigurato in una solenne maestà. Le ombre, in questa crocifissione, sono dense, calcolate per contrapporsi ai risalti della luce: gli effetti mostrano l’esito più maturo dell'opera del Circignani. Il Pomarancio ha infatti perfettamente appreso la lezione della pittura secentesca di derivazione caravaggesca, dell’uso teatrale della luce, della realtà quotidiana come potente fonte di ispirazione. E mostra, qui, anche, di saperne reggere il confronto, nel vigore di questa intensa Crocefissione, ingentilita dall’immagine poetica del giovane san Giovanni, dalla mestizia sofferta della Maddalena ai piedi della croce, dall’assorta compostezza della Vergine. Bibliografia Gian Filiberto Pagani, Le pitture e sculture di Modena, Eredi di Bartolomeo Soliani, Modena, 1770, p. 66. Cesare Della Palude, Descrizione de'quadri del Ducale Appartamento di Modena, Eredi di Bartolomeo Soliani, Modena, 1784, p. 91. Ferdinando Castellani Tarabini, Cenni storici e descrittivi intorno alle pitture della Reale Galleria Estense, Regio-Ducal Camera, Modena, 1854, pp. 103-104 n. 370. Adolfo Venturi, La R. Galleria Estense in Modena, (Ristampa anastatica: Panini, Modena 1989), Toschi, Modena, 1882, p. 336. Serafino Ricci, La R. Galleria Estense di Modena. Parte I. La Pinacoteca, Orlandini, Modena, 1925, pp. 15-16 n. 26. Rodolfo Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Cosmopolita, Roma, 1945, p. 227 n. 524. Augusta Ghidiglia Quintavalle, La Galleria Estense di Modena, Istituto poligrafico dello Stato, Roma, 1967, p. 19. L'arte degli Estensi: la pittura del Seicento e del Settecento a Modena e Reggio: catalogo critico, Catalogo della mostra (Modena, Palazzo comunale, Palazzo dei Musei, Galleria e Museo Estense, Galleria civica, giugno-settembre 1986), Panini, Modena, 1986, pp. 253-254 n. 171. La Galleria Estense di Modena: guida illustrata, Nuova Alfa, Bologna, 1987, pp. 142-144. Elena Corradini, Le spoliazioni francesi delle collezioni dei duchi d'Este, in Modena napoleonica nella cronaca di Antonio Rovatti. Modena repubblicana 1798-1799, a cura di Gian Paolo Brizzi, Elena Corradini, Amilcare Pizzi, Cinisello Balsamo (MI), 1996, fig. 11. Sovrane passioni. Le raccolte d'arte della Ducale Galleria Estense, Catalogo della mostra (Modena, Galleria e Museo Estense, 3 ottobre – 13 dicembre 1998), Motta, Milano, 1998, p. 208 n. 33. Barbara Ghelfi, Tra Modena e Roma. Il mecenatismo artistico nell'età di Cesare d'Este (1598-1628), Edifir, Firenze, 2012, tav. XXVIII. La Galleria Estense. Guida breve, Panini, Modena, 2015, p. 64 n. 45, fig. 45
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675968
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 6924
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
- ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0