Madonna col Bambino e san Gaetano da Thiene. Madonna col Bambino e san Gaetano da Thiene

dipinto olio su tela ante 1706 - ca 1706

Dipinto ad olio su tela di Dal Sole Giovan Gioseffo (Bologna, 1654 - 1719). Rappresenta una Madonna col Bambino con san Gaetano da Thiene - olio su tela 277 x 168 cm - Proprietà: Statale Ubicazione: Galleria Estense di Modena, Sala 22

  • OGGETTO dipinto olio su tela
  • MATERIA E TECNICA Olio su tela
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese-emiliano
  • ATTRIBUZIONI Dal Sole Giovan Gioseffo (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense di Modena
  • LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
  • INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è stata acquistata, nel 1978, dallo Stato, grazie all'interessamento di Anna Colombi Ferretti, per la Galleria Estense (data di entrata: 12 dicembre). Apparteneva alla collezione della signora Fieschi Ravaschieri di Pisa. Il dipinto fu commissionato, prima del 1706, dal marchese Giacomo Filippo Spada (1656-1706), per essere collocato nell’oratorio alla Torre del Forcello, dedicato appunto a San Gaetano. Passò poi alle collezioni dei Fieschi Ravaschieri, che, nel 1846, si erano imparentati con gli Spada Veralli (Colombi Ferretti, 1979) grazie al matrimonio del principe Vincenzo (1821-1855) con Lucrezia Fieschi Ravaschieri (1826-1899). La notorietà di cui dovette godere il dipinto è testimoniata dalle fonti, secondo le quali furono realizzate due copie della tela: una eseguita da Ercole Gaetano Bertuzzi (1668-1710), l'altra da Giambattista Grati (1681-1758). Il bozzetto preparatorio dell'opera è conservato invece a Stoccarda (San Gaetano da Thiene riceve il Bambino Gesù dalla Madonna, ca. 1706, olio a chiaroscuro su carta stampata, mm 365x250, Stoccarda, Graphische Sammlung, inv. III/1566). Già lo Zanotti, nella biografia di Giovan Gioseffo Dal Sole, segnalava la committenza del marchese Spada per un «San Gaetano carezzante il bambino Gesù da porre in un suo altare» (1739). Nell’inventario del nipote, il marchese Giuseppe Nicola (1752), figlio del fratello Alerano, è descritto, l’oratorio «dedicato à S. Gaetano» che ospitava nell’altare maggiore una delle copie del quadro di Dal Sole, quella di Giambattista Grati. Il dipinto originale di Dal Sole si trovava invece ancora descritto nel palazzo di Bologna, nella parrocchia di San Martino Maggiore, e precisamente nella «camera del letto» dell’appartamento nobile: «un quadro grande rapp:e la B.V . il Bambino, e S. Gaetano di Gio: Giuseppe dal Sole con cornice intag:ta e dorata stimato scudi 750» (Colombi Ferretti, 1979). Nel volo dell’angelo slanciato, che si distende al di sopra del gruppo, tenendo nella mano sinistra un giglio (simbolo di verginità, anche maschile, e, come tale, corretto attributo per San Gaetano di Thiene), nei panneggi della veste, che si allungano mossi dal vento come magiche appendici, nella vibrante illuminazione che si irradia lungo i mossi crinali delle nubi, si palesano le ingentilite eleganze che segnano l’esordio della squisita e ornatissima pittura bolognese del Settecento. San Gaetano da Thiene, raffigurato di profilo in abiti da teatino, stringe tra le braccia il piccolo Gesù a cui accosta, affettuosamente, la testa. La luce che sembra spiovere dall'esterno dell’opera, da sinistra, illumina il corpo del piccolo messia, evidenziandone, attraverso il gioco di luci e ombre, il gesto di apertura delle braccia teneramente spalancate verso il santo. La luce modella anche la figura di una composta Vergine Maria, paludata nel colore delle vesti di tradizione barocca, che rivolge lo sguardo verso il basso in una silente sacra conversazione. Il dipinto diventa così allegoria della congregazione teatina: povertà, purezza, castità in colloquio con la regina caelorum e con l’incarnazione divina. E il pittore, cesellando i tratti dei suoi protagonisti, mostra il suo talento quale protagonista di raccordo tra la tendenza classica della scuola Cignani-Franceschini e quella barocca del Canuti-Burrini, nel momento del passaggio al rococò dal barocco locale. Bibliografia Sammlung Schloss Fachsenfeld: Zeichnungen, Bozzetti und Aquarelle aus fünf Jahrhunderten in Verwahrung der Staatsgalerie, a cura di U. Gauss, Stuttgart, Stuttgarter Galerieverein e. V., 1978, fig. p. 91. La Galleria Estense: doni, lasciti, acquisti, Panini, Modena, 1990, p. 29, fig. 75. Mirella Cavalli, Gaetano Giordani ispettore della Pinacoteca di Bologna: proposta attributiva per un dipinto inedito, in Memorie dell'Accademia degli Indomiti, a cura di Michele Danieli, Franco Faranda, Pierluigi Ferrari Trecate, Cantelli Rotoweb, Castelmaggiore (BO), 2012, tav. 2. A. Colombi Ferretti, Il Dal Sole di Casa Spada, in “Itinerari: contributi alla storia dell’arte in memoria di Maria Luisa Ferrari”, 1979, I, pp. 127-134, 123
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675967
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 8447
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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