Cadmo e il drago. Cadmo e il drago

dipinto murale staccato ca 1555 - ca 1556
Orsi Lelio (attribuito)
1508 (?)/ 1587

Uno dei nove piccoli frammenti di ciò che resta delle pitture murali delle volte e delle pareti di alcuni ambienti della Rocca di Novellara, staccate nel 1773 per volere del duca Francesco III d’Este. Il tema dei putti richiama altre composizioni dell’Orsi vicine agli esempi del Parmigianino e del Correggio; le altre scene rimandano alle Metamorfosi di Ovidio, e ai suoi temi ricchi di significati simbolici,molto amati nelle corti padane del Cinquecento. Lo stile rimanda alla contemporanea cultura artistica romana, con la quale l’Orsi entrò in contatto nel suo soggiorno a Roma nel 1555, al seguito di Alfonso Gonzaga. Provenienza Reggio Emilia, Novellara, Rocca di Novellara, Camerino del Conte Alfonso Gonzaga, ante 15 maggio 1773; Modena, Palazzo Ducale, "Ducal Munizione", 22 maggio 1773; Modena, Palazzo Ducale, Ducal Galleria d'Antichità, 1773; Modena, Palazzo Ducale, a lato della cappella ducale, 1815; Modena, Palazzo dei Musei, 1894; Modena, Depositi Galleria Museo e Medagliere Estense di Modena, 1978; (inventariato R.C.G.E. 4 ottobre 1978)

  • OGGETTO dipinto murale staccato
  • MATERIA E TECNICA dipinto murale staccato a massello
  • MISURE Profondità: 7 cm
    Altezza: 40.5 cm
    Larghezza: 67 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • ATTRIBUZIONI Orsi Lelio (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE $new$
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Musei
  • INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I nove frammenti affrescati da Lelio Orsi sono le disiecta membra di un ciclo proveniente dalle volte e dai fregi di un camerino della Rocca di Novellara, con storie tratte dalle Metamorfosi di Ovidio. Il pittore, fuggito da Reggio Emilia per un’accusa di omicidio, aveva trovato rifugio presso i Gonzaga, nel 1546, nella natia Novellara. Gli affreschi, lì realizzati, furono staccati nel 1773 per ordine di Francesco III d'Este (1698 - 1780) duca di Modena (1737 - 1780). La Rocca, ceduta nel 1754 da Francesco III alla Municipalità, fu dunque depauperata dei dipinti del camerino di Alfonso Gonzaga, stanza descritta nel 1627 come decorata «con mille belle pitture di messere Lelio Orsi, mattonato in marmo, col camino e finestra pure di marmi» (Monducci 1987, pp. 298 - 299). I masselli, staccati dalle pareti, caricati su sedici carri, giunsero il 22 maggio a Modena, notizia comunicata ai provveditori ducali dall'ispettore Fabrizi. Il canonico Vincenzo Davolio documenta nel 1815 i dipinti dell'Orsi, e precisamente «i pezzi della volta furono adattati in un andovino, a lato della cappella ducale». L'opera qui descritta e le restanti della serie in esame giacevano, fino al 1978, nei depositi della Galleria Estense di Modena prive di attribuzione. Furono rinvenute, identificate ed inserite da Giorgio Bonsanti nell'inventario R.C.G.E il quattro ottobre 1978. Giorgio Bonsanti, con l'ausilio di Achille Tempestini, individuò anche il tema ovidiano di tali frammenti. La datazione proposta da Bonsanti, che individuava la realizzazione delle opere intorno al 1550, è stata posticipata agli anni successivi al soggiorno romano, avvenuto, al seguito di Alfonso Gonzaga, tra il dicembre del 1554 e il settembre del 1555. Nora Clerici Bagozzi proprio dallo studio di queste fonti documentarie ipotizzò che la serie fosse stata realizzata tra il 1555 ed il 1556. L’opera era composta da due Putti, tre riquadri rettangolari con Scene di diluvio e quattro ovati che trattavano i seguenti temi: Giove trasforma Licaone in lupo, Deucalione e Pirra davanti al tempio di Themis, Deucalione e Pirra lanciano le pietre e Cadmo e il drago. In questo affresco appare dunque una scena derivata dalle Metamorfosi di Ovidio (III, 1-151). I compagni di viaggio di Cadmo furono uccisi da un drago che sorvegliava la fonte dell’Ares. Dopo che Cadmo riuscì ad annientare il drago: «Mentre il vincitore osserva le spoglie smisurate del nemico, si udì una voce all'improvviso (donde venisse non si capiva, ma certo si udì): - Perché, figlio di Agenore, guardi quel serpente ucciso? Tu stesso come serpente sarai guardato! -. Sbigottito Cadmo smarrì a lungo la mente e il colore, coi capelli ritti, gelato dal terrore. Ed ecco che, scendendo dall'alto dei cieli, la sua protettrice, Pallade gli è accanto e gli ordina, scavata la terra, di seppellirvi i denti del drago, germi di un popolo futuro». Fu così che Cadmo seminò i suddetti denti dai quali nacquero dei guerrieri che si uccisero a vicenda tranne cinque, gli Sparti (Σπαρτοί «seminati»). Con gli Sparti Cadmo fondò Tebe. In seguito sposò Armonia e, alla loro morte, i coniugi, trasformati in serpenti, furono assunti nei Campi Elisi. Bibliografia Restauri fra Modena e Reggio, Catalogo della mostra (Modena, Palazzo dei Musei, 29 ottobre – 24 dicembre 1978), Artioli, Modena, 1978, pp. 93-100, tav. 45. [CATALOGO MOSTRA] Lelio Orsi 1511-1587 dipinti e disegni, Catalogo della mostra (Reggio Emilia, Teatro Valli, 5 dicembre 1987 – 30 gennaio 1988), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 1987, p. 94 n. 69. Signore cortese e umanissimo. Viaggio intorno a Ludovico Ariosto, Catalogo della mostra (Reggio Emilia, sala delle esposizioni dell'antico Foro Boario, 5 marzo – 8 maggio 1994), Marsilio, Venezia, 1994, p. 237 nn. 168-170. Luca Silingardi, Tra conservazione e collezionismo. I destini paralleli di Nicolò dell'Abate a Scandiano e di Lelio Orsi a Novellara e e le acquisizioni estensi di altre decorazioni murali, in I luoghi di Nicolò dell'Abate, pitture murali e interventi di restauro, a cura di Angelo Mazza, Atti del Convegno (Scandiano, 10 giugno 2005), Interlinea, Novara, 2007, pp. 38-43. Rinascimento privato. Aspetti inconsueti del collezionismo degli Este da Dosso Dossi a Brueghel, Catalogo della mostra (Aosta, Museo Archeologico, 12 giugno – 1 novembre 2010), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2010, p. 151
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675963
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 8445
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
  • DATA DI COMPILAZIONE 2018
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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