scultura - bozzetto in terracotta, opera isolata di Raggi Antonio (attribuito) - ambito romano (XVII)
scultura bozzetto in terracotta
1650 - 1651
Raggi Antonio (attribuito)
1624/ 1686
Bozzetto in terracotta per la fontana nel cortile d'onore del palazzo Estense in Sassuolo
- OGGETTO scultura bozzetto in terracotta
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MATERIA E TECNICA
Terracotta
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MISURE
Profondità: 10 cm
Altezza: 75 cm
Larghezza: 20 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
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ATTRIBUZIONI
Raggi Antonio (attribuito): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
- INDIRIZZO largo Porta S. Agostino, 337, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa pregevole terracotta è il bozzetto che Antonio Raggi eseguì per la colossale statua posta nel cortile del Palazzo Ducale di Sassuolo. Deriva da un disegno di Gian Lorenzo Bernini, oggi conservato al Getty Museum di Los Angeles. Nel 1652, Francesco I d’Este aveva interpellato proprio Gian Lorenzo Bernini per avere dei suggerimenti sull’arredo statuario della sua residenza. Il grande scultore, che aveva appena inviato a Modena il busto del duca, approntò i disegni con idee proprie e si avvalse del suo collaboratore Antonio Raggi per la loro concreta realizzazione. Propose di effettuare delle fontane che furono poi messe in opera, in stucco, da artisti locali. Fu Raggi, quindi ,che fornì il bozzetto in terracotta per la fontana con il Nettuno e il delfino, non si sa se insieme con altri bozzetti che, in tal caso, sono andati perduti. Confrontando il modello in terracotta con la sua realizzazione in stucco, emerge chiaramente la differenza fra l’altissima qualità del modello del Raggi e la sua “traduzione” nelle grandi dimensioni della fontana del cortile d’onore. Non è solo l’aspetto di “incompiuto”, tipico di ogni modello preparatorio, a sottolineare la grande vitalità e il senso di movimento dell’opera: si tratta proprio di una differenza di qualità, che mostra lo straordinario livello artistico raggiunto dall’allievo di Bernini. Esiste infatti un abisso fra la perfezione folgorante del bozzetto e la modestia della statua realizzata a grandi dimensioni. Nel bozzetto del Raggi si colgono molte delle caratteristiche tipiche del linguaggio barocco, a partire dal dinamismo fino al fluido intreccio delle forme, che asseconda, ovviamente, l’idea progettuale di una fontana. Il movimento serpentino, a spirale, che avvolge la figura del dio marino e del delfino, scioglie le due forme facendole sembrare un’unica entità che si muove nello spazio, impetuosa e palpitante, quasi costretta a cercare un equilibrio nella nicchia che doveva contenerla. Questa metamorfosi doveva essere enfatizzata dai giochi d’acqua della fontana, simbolo della nuova concezione della natura, colta nello spettacolo del suo costante mutare, nella bellezza dei riflessi e delle trasparenze tremolanti dell’acqua. Una progettazione perfettamente coerente, quindi, con l’epoca barocca, epoca di spettacolari fontane, realizzate in forme organiche legate al ricordo della natura: conchiglie, delfini o altri animali marini, divinità, esseri mitologici, come tritoni o sirene, oppure allegorie, come le personificazioni dei fiumi. In questo campo Bernini diventerà il campione indiscusso delle innovazioni più belle e sorprendenti, e le sue idee troveranno compiuta realizzazione anche al di fuori di Roma, come dimostra appunto questa affascinante opera
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800675928
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario R.C.G.E. n. 4191
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
- ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
- DATA DI COMPILAZIONE 2018
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0