Apollo o David con la viola da braccio
disegno,
1522/ 1523
Disegno a penna e inchiostro bruno su carta bianca vergata. Il disegno è incollato su cartoncino marrone e incorniciato da una sottile striscia dorata. Rappresenta un giovane seduto, con il volto rivolto a sinistra, che regge una viola da braccio, poggiata alla coscia. La figura è scorciata; il busto è tracciato su una linea diagonale che parte dal braccio sinistro, con in mano un archetto, e continua fino al braccio destro
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta bianca/ inchiostro bruno
carta bianca/ penna
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ATTRIBUZIONI
Mazzola Francesco Detto Parmigianino (1503/ 1540): disegnatore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
- LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
- INDIRIZZO Piazzale Pilotta, 13A, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno faceva parte della collezione di Stefano Sanvitale poi dei conti Luigi e Giovanni Sanvitale, acquistata su approvazione di Maria Luigia nel 1834 per l'Accademia di Belle Arti di Parma e ora nella Galleria Nazionale. Come altri provenienti dalla collezione Sanvitale, il disegno era contrassegnato con il numero generico 93; la serie era rilegata in otto quadri ognuno dei quali composto “di vari disegni originali del Parmigianino suggellati sotto cristallo per traverso” come riporta la descrizione fatta dal pittorre Filippo Morini nel 1830, quando la raccolta era ancora del conte Stefano. La numerazione verrà separata per ogni singolo disegno nel successivo elenco del 1834, redatto in occasione della vendita. Il tema del disegno è di quelli liberi, non si collega ad alcuna delle opere finite conosciute. Il giovane raffigurato sembra anticipare le figure dipinte da Correggio nella cupola del Duomo, la datazione varia fra il primo periodo parmense e romano. Il foglio è prossimo perfino agli studi per la prima cappella a sinistra in San Giovanni Evangelista a Parma, databili al 1524. Tecnicamente rietra nella serie di fogli come il ‘recto’ e il ‘verso’ dell’Ashmolean Museum di Oxford (Popham 1971, n. 330), sono associabili per la velocità di esecuzione e per lo studio accurato delle parti anatomiche in movimento. Lo stesso Popham accosta l’opera ad un disegno del Louvre (n. 6422) (Ibid. n. 401, tav. 56) e al “San Giovanni Evangelista” del British Museum di Londra (inv. 1895-9-15-730) (Ibid. n. 165, tav. 7), come periodo di esecuzione. Lo Gnann indica gli anni 1522-1523 come tempo di esecuzione del disegno (2007, p. 360). Nel realizzare la figura scorciata del fanciullo, il maestro dimostra una grande abilità con il mezzo grafico, in questo caso la penna. Il segno, tracciato con energia e scioltezza, si irrobustisce nei profili e nella diagonale delle braccia; l’intreccio delle linee sottolinea i valori di sfumato, oltre a rendere le variazioni di tono, vicine ai modi di Raffaello e Michelangelo.È molto probabile che questo foglio faccia il paio con "Il giovinetto con corona di foglie da cui spuntano due colombe, vicino ad un putto", assegnato al periodo parmense entro il 1524, in collezione privata e pubblicato da Ekserdjian (1999, p. 8, n. 9, fig. 12), molto simile per dimensioni, supporto e tecnica. Attualmente il verso del foglio non è visibile, il disegno è incorniciato e la parte posteriore rimane coperta; la Fornari Schianchi ci informa che il disegno è passato alla vendita Sotheby's (7 dicembre 1978, lot. 3) e sul verso riporta la scritta "H/no. 13 From Michael Angelo / by Parmigianino" che induce a pensare a una stretta derivazione da uno studio michelangiolesco sconosciuto. Osservando attentamente la carta si notano dei segni a penna tracciati sul verso, ma che non è possibile verificare, Popham suggerisce che sia uno studio di torso (Ibid. n. 540, p. 171)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636297
- NUMERO D'INVENTARIO 510-11
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI recto, in alto a sinistra - II - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0