Sant'Agnese con la pecorella. Sant'Agnese

disegno, 1524-1526

Disegno a matita rossa su carta bianca vergata. Il disegno è incorniciato da cartoncino marrone e una sottile striscia dorata. Rappresenta la presunta Santa seduta per terra, di spalle, con in grembo la pecorella o un cuscino; in alto a destra è disegnata una finestra da cui penetra la luce. Sul verso è presente un altro schizzo a penna raffigurante un'altra figura femminile seduta

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ matita rossa
  • ATTRIBUZIONI Mazzola Francesco Detto Parmigianino (1503/ 1540): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta, 13A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno faceva parte della collezione di Stefano Sanvitale poi dei conti Luigi e Giovanni Sanvitale, acquistata su approvazione di Maria Luigia nel 1834 per l'Accademia di Belle Arti di Parma, in seguito nella Galleria Nazionale. Il foglio è stato disegnato su entrambi i lati. Sul recto è raffigurata, seduta a terra, la presunta Sant’Angese, colta di spalle in un'azione quotidiana mentre tiene sulle ginocchia una pecorella o un cuscino. Il disegno, realizzato a matita rossa, dimostra una maggiore maturità dell’artista, sia nella tecnica che nel segno più fluente e controllato. Grande capacità nella resa delle ombre. Nell'Inventario generale corrente, manoscritto del 1938-39 e anni seguenti, conservato presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, è segnalato come opera appartenente al periodo bolognese. Secondo Popham, la serena intima pensosità della santa rimanda all'incisione, considerata autografa, del Parmigianino con Santa Thais, insieme ad un altro disegno con "Donna che medita e un cane" (Popham 1971, n. 443, tav. 435), al Louvre, tutte raffigurazioni collegate all’immagine della "Melancolia I" di Albrecht Dürer. La Ghidiglia Quintavalle suggerisce come datazione l'ultimo periodo romano, accostando questo disegno alla "Visitazione", sempre conservato nella raccolta della Galleria (inv. 510/22) e ad un altro studio conservato agli Uffizi (n. 1519) (ibid. n. 81, tav. 431). Lo Gnann (2007, pp. 423-424) conferma la stessa cronologia, in un arco di tempo che va dal 1524 al 1526. Sul verso di quest’opera si trova un secondo disegno a penna dove è raffigurata una “Donna che si pettina”
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636287
  • NUMERO D'INVENTARIO 510-17 r
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, in alto al centro - 12 - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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