studio per un doppio ordine di angeli e santi

disegno preparatorio ca 1590 - ca 1600

Disegno tracciato a penna e bistro con abbondanti acquerellature di inchiostro al carbonio e quadrettatura eseguita a matita con linee distanti circa 17/18 mm. Il foglio si presenta attualmente incorniciato. E’ stato nettamente rifilato a destra (alcune figure sono tagliate). Rappresenta una gloria di angeli e santi disposti su tre ordini: in alto angeli e il leone di San Marco; all’estrema destra una parte di un trono tagliato. Il secondo ordine ospita tre figure di giovani alati assisi su nubi (gli arcangeli?) di cui il giovane più a destra tiene in mano una spada fiammeggiante; anche in questo registro all’estrema destra è una porzione di figura assisa, con scettro in mano, tagliata nettamente. In basso alcuni santi fra i quali si riconosce San Lorenzo con la graticola e in veste dalmatica; anche in quest’ultimo registro la figura a destra è tagliata

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta bianca/ acquerellatura
    carta bianca/ bistro
    carta bianca/ inchiostro grigio
    carta bianca/ matita
    carta bianca/ penna
  • ATTRIBUZIONI Trotti Giovan Battista Detto Malosso (1555/ 1619): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta 13 A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell’Inventario Generale dei Beni della Galleria parmense il foglio è indicato come studio parziale per il quadro del “Paradiso” eseguito nella chiesa di Santa Maria della Steccata, ma la redazione finale risulta molto più prossima a quella ipotizzata nell’inv. 516-3: il taglio in verticale, la Madonna appoggiata alle gambe del Padre Eterno e una affollata gloria di angeli intorno. Il disegno in esame, pur elaborando l’idea dei cieli sovrapposti come nella redazione finale, è tagliato in tutt’altro modo e ha figure decisamente diverse; la quadrettatura e la sicurezza di condotta della mano farebbero pensare alla preparazione finale per un’opera che però non è, chiaramente, il dipinto della Steccata. La bibliografia parla di altre due opere di stesso soggetto nella chiesa di S. Agostino – perduta – e nella chiesa di S. Francesco a Piacenza (per una illustrazione si veda G. Ferrari, “Piacenza”, Bergamo 1931, p. 100). Ad individuare l’opera di riferimento è Mario di Giampaolo nell’articolo “Per il Malosso disegnatore”, in “Arte Illustrata” n. 57, 1974, p. 19, che segnala l’affresco del Duomo di Salò descritto da Averoldi (G. A. Averoldi, “Le scelte pitture di Brescia additate al forestiere, Brescia 1700, p. 272: “Nello spazio aperto vedesi in alto il Padre Eterno, sedente nel trono della sua gloria, coll’Agnello a destra quasi svenato, e co’ quattro Animali descritti nell’Apocalissi di S. Giovanni, Di quà, e di là del trono, sono degni d’osservazione, due Angeli disegnati in iscorcio, scendenti a volo col capo all’ingiù. Quello il quale si spicca dalla parte destra del trono, fa inarcare le ciglia agli istessi pittori più consumati,... Sotto il trono un coro d’Angioli, e più abbasso un’altro coro de’ Martiri dell’uno, e dell’altro sesso...”. L’intera composizione è in uno studio conservato a Edimburgo, National Gallery of Scotland, inv. D 3096 (o D309b), illustrato in K. Andrews, “Catalogue of Italian Drawings”, Cambridge University Press, 1968, vol. I, p. 123 e vol. II, pag. 145 fig. 827, attribuita – correttamente – al Malosso da Popham. Nonostante la datazione tarda il Malosso risente con ogni evidenza, in questi studi, della grande tradizione correggesca, nel cui solco si inserisce pienamente. Nell’inventario della Collezione Sanvitale steso nel 1834 il n. 51 descrive “Gloria con diversi Santi, disegnata a penna su carta bianca, ed ombreggiata coll’inchiostro della China – Cav. Molossi” senza notare l’assenza della metà destra del foglio che non appartiene – apparentemente – alla collezione della Galleria Palatina e che, allo stato attuale degli studi, non è ancora stata individuata: se ne fa cenno nel catalogo della mostra di Tokyo del 2007, dove il disegno fu esposto ma pubblicato con un errato numero di inventario (51671, evidente refuso per 516/1)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636248
  • NUMERO D'INVENTARIO 516-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI sul cartellino incollato al passepartout, in basso a destra - G.B. TROTTI detto il MALOSSO – Il Paradiso/ inv. n. 516/1/ a penna ed acquerello su carta bianca/ cm. 39,7 x 20,5 - corsivo - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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