Madonna annunciata
statuetta,
Statuetta raffigurante l’immagine della Vergine in piedi, forse di un’annunciazione
- OGGETTO statuetta
- AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
- LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Statuetta raffigurante l’immagine della Vergine, forse parte di un’Annunciazione. La Madonna, avvolta in panneggi che sembrano svolazzare morbidamente attorno alla sua figura, sembra estasiata e si porta le mani al petto come a voler proteggere qualcosa. Il suo sguardo è felice ed estasiato e sembra pregustare la gioia di dare alla luce il figlio di Dio. Ciò che colpisce maggiormente è il gusto del bello e della perfezione formale. La Vergine è estremamente elegante e raffinata e ciò è ottenuto sia dal modo di rendere il panneggio, sia dalla dolce e serena espressione del volto. (Massimo Carrà, Gli avori in occidente, 1966, Milano, fig. 61, 62, 65) La statuetta si può collegare ad altre della Collezione del Museo Nazionale di Ravenna (numeri inventario: 5819, 5820, 5816) e si compongono, secondo l’iconografia tipica, a formare la scena dell’Annunciazione, malgrado la ridondanza delle figure angeliche. La Vergine inclina leggermente il capo verso destra e incrocia le mani sul seno in atto di accettazione; i due angeli, uno rivolto a destra e l’altro a sinistra in atteggiamento speculare, portano una mano al petto e con l’altra indicano il cielo. Tutte le figure poggiano su una piccola base allungata e sono definite molto sommariamente sul retro. Erano probabilmente destinate ad un tabernacoletto o ad un altarolo per la devozione privata, secondo il gusto in voga nel secolo XVII. Le statuette, che per la loro modesta destinazione mancano di una rifinitura accurata, sono però realizzate con la sicurezza di una precisa tradizione stilistica. Il panneggio caratteristico, che fluttua alleggerendo i corpi massicci e sproporzionati, dando all’insieme un contorno gradevolmente articolato, lo stile ridondante, i resti di policromia, indicano un’origine nell’ambito della produzione devozionale dell’Italia meridionale. Sono possibili raffronti, seppure generici, con delle opere in corallo (A cura di AA. VV., Coralli: talismani sacri e profani, Catalogo Mostra, Museo nazionale Pepoli, Palermo, 1986) e con le figure caratteristiche dei presepi. (Riferimenti BIB: 00000184)
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635709
- NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 5816
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda catalografica (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0