Crocifissione

placchetta,

Placchetta di forma rettangolare con bassorilievo rappresentante la Crocifissione. Quest'ultima è rappresentata sotto il solito fregio d'archetti, secondo l'iconografia più comune; ma qui, come in numerosi pezzi oltre la metà del XIV secolo, appare più come un semplice elemento decorativo che come un motivo architettonico. Il Cristo, appesa ad una croce ampia e sottile, ai cui lati sono collocati i simboli del sole e della luna, mostra una posa alquanto espressionistica e patetica, tipica della seconda metà del Trecento. Ai lati della croce, con le teste disposte secondo un ritmo quasi scalare, stanno la Vergine e le pie donne a destra, San Giovanni e gli ebrei a sinistra. La lastra ha subito gravi perdite nella parte inferiore dei due lati lunghi, non mostra tracce di cardini laterali ma presenta due fori simmetrici ravvicinati alla sommità dell'architettura centrale. Il retro presenta una piccola cornice appena rilevata, il che presuppone che all'interno potesse essere miniata una scena sacra. Ambedue le superfici della tavoletta appaiono di colore marrone rossastro, più evidente nelle parti del fondo dove la consunzione è stata minore. Questa colorazione, dovuta forse alla patinatura, è entrata ormai nel materiale e non è più asportabile

  • OGGETTO placchetta
  • MATERIA E TECNICA avorio, intaglio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
  • LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raffigurazione è espressa mediante uno stile molto manierato, che non trova immediati riscontri; mentre comunissimi, in tutto il terzo quarto del secolo e oltre, sono gli aspetti iconografici, come lo svenimento della Vergine a sinistra e la patetica ricaduta dei capelli a lato del volto del Cristo (cfr. ad es. BERLINER 1926, n. 52, VOLBACH 1964, n. 73, NAPOLI 1981-82, n. II, 9). Malgrado l'aristocratica estenuazione della realizzazione che fa pensare a una data molto tarda, il panneggiare è ancora tipico del terzo quarto del secolo, per cui non sembra probabile una data a ridosso del Quattrocento. Non esistono elementi per collocare l'opera in un contesto diverso da quello genericamente francese; è da ritenersi piuttosto la ripetizione, in ambito di botteghe provinciali, dei più famosi modelli elaborati verso la metà del Trecento, e nello stesso tempo la testimonianza di un certo decadere della produzione
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635558
  • NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1073
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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