Annunciazione

placchetta,

Lastrina di forma rettangolare lavorata a bassorilievo, divisa in due scomparti sovrapposti e dotata di una piccola cornice liscia. La divisione è realizzata a metà attraverso un doppio listello: nella parte superiore è raffigurata la Crocefissione con la Vergine e San Giovanni ai lati della croce, nella parte inferiore l'Annunciazione con l'Arcangelo che tiene un cartiglio svolto. La vivace policromia che sottolinea alcuni particolari mediante i colori rosso, verde, oro, nero e marrone, è ben conservata e sembra originale. Non si riscontrano tracce di cardini e il retro appare liscio

  • OGGETTO placchetta
  • MATERIA E TECNICA avorio, intaglio
    avorio/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Produzione Parigina
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Ravenna
  • LOCALIZZAZIONE Monastero benedettino di San Vitale (ex)
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le placchette singole a soggetto religioso erano oggetti di devozione destinati ad essere usufruiti tali e quali, oppure da inserire in ricche ed elaborate cornici, o da applicarsi assieme ad altri preziosi ornamenti sulla copertina di libri liturgici. In questo caso, l'assoluta mancanza di ogni elemento decorativo di tipo pseudo-architettonico e la forma piccola e allungata fanno ritenere che il pezzo potesse avere la funzione di copertina di un "carnet" devozionale, cioè di un piccolo libretto a temi sacri formato da un certo numero di sottili lastre in avorio. In questo genere di oggetti, simili alle "tablettes à écrire", le placchette esterne venivano scolpite a bassorilievo; però i fogli interni, invece di restare disponibili per la stesura della cera, venivano miniati con raffigurazioni di carattere religioso. Due lastrine dipinte di questo tipo si possono osservare in questa stessa collezione ravennate, ed è alquanto probabile, per analogia di proporzioni e stile, che facessero serie con questo pezzo in funzione di pagine interne (v. codici id. 0800635528-29). Molto raramente i libretti miniati, oggetti preziosi ma alquanto fragili, ci sono pervenuti integri. Il più famoso esemplare completo ancora esistente è il "carnet" del Victoria and Albert Museum di Londra. La policromina conservata testimoniano gli interventi che un tempo impreziosivano tutti questi manufatti e che appaiono con le stesse caratteristiche nelle ante di copertina del libretto conservato presso il Metropolitan Museum di New York. Questo pezzo è stato riconosciuto come prodotto di un'officina tedesca del Basso Reno operante tra il 1330 e il 1350 (WIXOM 1972, WILLIAMSON 1986, pp. 212-213); ma oggetti del genere uscirono certamente anche dalle botteghe francesi dove si elaboravano le opere più eleganti e raffinate. Alla produzione parigina fa appunto riferimento il pezzo ravennate, che ben rappresenta quella fase dell'intaglio dell'avorio nella quale, pur nell'abbondanza della produzione, si conserva un certo equilibrio tra la capacità narrativa e l'aspetto ornamentale, senza avvalersi di particolari manierismi. Lo stile dell'intaglio, le sicure cadenze spaziali, la relativa semplicità dei panneggi e il relativo patetismo della Crocefissione sono tutti elementi che concorrono a collegare il piccolo rilievo con la produzione francese del secondo quarto del Trecento. La medesima cronologia è stata assegnata anche al dittico del Musée des Beaux-Arts di Lille (PARIS 1981-82 n. 145), che per aspetti iconografici, cromatici e strutturali è un confronto particolarmente pertinente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800635530
  • NUMERO D'INVENTARIO Museo Nazionale di Ravenna RCE 1038
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di Ravenna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda catalografica (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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