figura di soldato con allegoria della Vittoria

monumento ai caduti 1924 - 1926/05/09

Nel bassorilievo è rappresentata un'ara, attorno alla quale si dispongono un soldato che innalza una Vittoria alata, una madre con bambino, dei suonatori di tromba, una fanciulla in preghiera e delle giovani danzatrici

  • OGGETTO monumento ai caduti
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • ATTRIBUZIONI Berzolla Pietro (1898/ 1984): progettista
  • LOCALIZZAZIONE percorso viario
  • INDIRIZZO Piazza S. Villa, Castelvetro Piacentino (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo ricordo ai Caduti di Castelvetro Piacentino fu una lapide, realizzata nel 1919 per impulso di un’Associazione di reduci di guerra e affissa nel Palazzo Comunale (ne resta traccia nell'intonaco). Ritenuta forse troppo modesta, fu sostituita con un imponente monumento a portale, collocato davanti al Municipio. L'opera, finanziata da un Comitato religioso, fu costruita a partire dal 1924 su progetto dell’arch. Pietro Berzolla e fu inaugurata il 9 maggio del 1926 (nonostante l'iscrizione sul monumento rechi la data MCMXXII). Nella struttura, tutti gli elementi si fusero magistralmente per esprimere con forza il messaggio di esaltazione della Vittoria: il portale trionfale, le quattro colonne simboleggianti le quattro Guerre d'Indipendenza italiane e il bassorilievo bronzeo. Fino alla Seconda Guerra Mondiale completava la composizione una Vittoria alata in bronzo, disposta sul basamento. La sua collocazione sotto la scritta ‘Germinabunt’ (risorgeranno) svela i caratteri di una strumentalizzazione della gloria degli eroi, asservita alla propaganda politica di stampo fascista. Nel monumento si trovano inoltre alcuni simboli massonici: la stella in rilievo sull’epigrafe bronzea e un decoro che raffigura compasso e martello con la scritta Labor. Si devono probabilmente ad Alessandro Belli, membro dell'Associazione di reduci di guerra e affiliato alla Massoneria. Una lapide sul fronte ricorda anche i caduti della Seconda Guerra Mondiale. A Castelvetro esiste inoltre una cappella cimiteriale dedicata ai caduti della Grande Guerra. Promossa nel 1919, dal Comitato “Pro erigendo cappella espiatoria” guidato dal prete Giovanni Allegri di Croce S. Spirito, fu cominciata poco dopo il 1926 e terminata nel 1932. Bibliografia: La Grande Guerra. Monumenti e testimonianze nelle province di Parma e Piacenza, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, grafiche STEP editrice, 2013, pp. 168-169, scheda di Marianna Biondi. D. Lanzanova e i ragazzi della 1 D, Castelvetro e i Castelvetresi impegnati nell'unità d'Italia. Piccola storia di Castelvetro letta attraverso i documenti d'archivio: il monumento ai caduti: 1919-1926, Comune di Castelvetro Piacentino, 2011. Testimonianze incise nel marmo: i monumenti ai Caduti della Resistenza piacentina, a cura del Comitato provinciale dell’A.N.P.I., Piacenza 1999. Castelvetro Piacentino a suoi gloriosi caduti, 1926. http://www.emiliaromagna.beniculturali.it/index.php?it/108/ricerca-itinerari/51/470 http://www.partigianipiacentini.it/app/document-detail.jsp?IdC=1526&IdS=1558&tipo=0&tipo_cliccato=0&tipo_padre=0&id_prodotto=3566&css=
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800577590-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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