Madonna dell'Archetto. testa della Madonna

dipinto, 1800 - 1899

Testa avvolta dal manto blu, con velo bianco; fondo neutro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 47 cm
    Larghezza: 38 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa semplice testa di Madonna fu schedata nel 1975 come opera settecentesca ma si tratta di una caratteristica immagine ottocentesca destinata alla devozione privata. Si può identificare con la copia della Madonna dell'Archetto", dipinto conservato a Roma in un oratorio popolarmente detto anch’esso “dell’Archetto”, in realtà ufficialmente dedicato a Santa Maria Causa Nostrae Laetitae. Il dipinto giunse a Modena nel 1817 grazie alla donazione di mons. Tommaso Cimbaloni o Cimbelloni, prelato domestico di Pio VII e primicerio della Collegiata di S. Petronio in Bologna, il quale la trasportò personalmente e la donò appunto alla città in segno di gratitudine "ai riguardi che gli furono costantemente quì usati pel corso di due anni della sua deportazione" (Sossaj 1841 p. 130). Esposta nel secondo altare a destra a partire dal primo maggio 1817 con il titolo di "Auxilium Christianorum" fu al centro della devozione della Confraternita del Rosario, di antica fondazione, la quale, nel 1832, proprio in omaggio a questa sacra immagine davanti alla quale i confratelli avevano iniziato a riunirsi, mutò il proprio titolo in Pia Unione di Maria Vergine Ausiliatrice dei Cristiani. Le vicende successive non sono perfettamente lineari ma si possono riassumere come segue. Quando Ragghianti schedò il dipinto, nel 1938, lo registrò ancora collocato come sottoquadro all'altare dello Sposalizio della Vergine, entro un "nicchi di legno intagliato e dorato messo a marmi diversi rappresentante la B. V. Ausiliatrice copia della Madona dell'Archetto" (AsFSC, 22.6.1). Non si conoscono con maggiore dettaglio le vicende relative alla rimozione del dipinto successiva alla schedatura; quando fu schedato una seconda volta nel 1975 si trovava nello studio del Rettore ed era stato separato dalla cornice d’argento che deve essere stata commissionata ad hoc per il dipinto e che deve aver avuto una funzione di sottoquadro, come denotano i piedini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438758
  • NUMERO D'INVENTARIO 1102
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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