adorazione dei pastori

dipinto, 1701 - 1701

Quadro centinato. Maria mostra il Bambino nella mangiatoia; dietro a lei Giuseppe. Intorno altre figure di pastori; in alto il Padre in una gloria di angeli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 350 cm
    Larghezza: 280 cm
  • ATTRIBUZIONI Romani Giuseppe (1654 Ca./ 1727): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Carlo
  • INDIRIZZO via S. Carlo, 7, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Pagani (1770) cita il dipinto in esame come opera di Giuseppe Romani da Como insieme all'altro quadro, collocato di fronte, raffigurante l'Adorazione dei Magi. Dello stesso autore doveva essere stata collocata sulla tribuna dell'altar maggiore una tela raffigurante la Concezione, non più esistente. Il Campori (1878) riferisce su base documentaria il fatto che quest'ultimo dipinto fu sostituito nel 1757 da un quadro del Vellani. La data 1700 apposta nel coro era stata ritenuta da Lucia Peruzzi ("L'arte degli Estensi", 1986, scheda 60) un temine ante quem per l'esecuzione dei due dipinti: la studiosa proponeva, per la datazione dei due dipinti entro l'ultimo decennio del Seicento, il confronto con la "Visitazione" che Romani dipinse per la chiea di S. Maria del Ponte a Formigine, databile poco oltre il 1691, nella quale si ravvisano caratteri analoghi a quelli presenti nelle due tele del coro. La schedatura della Soprintendenza del 1975 ipotizzava invece per i due dipinti del Romani una datazione successiva e inquadrabile nel periodo modenese - finora conosciuto - dell'artista comasco, fra il 1701 circa e il 1722. Studi più recenti hanno dato conferma di quest'ultima ipotesi: in occasione della pubblicazione del 1991 curata da Daniele Benati e Lucia Peruzzi dalle carte d'archivio è emerso il contratto autografo, stilato in data 1 marzo 1701 (AsFSC, 10.2.35, f. 35 n. 57, c. non num.). Questa datazione costituisce uno dei pochi punti fermi nell'attività del pittore comasco, conosciuto soprattutto per la produzione successiva di quadri "da cavalletto" con animali e nature morte. Nei due dipinti del coro all'impostazione classica derivante dall'alunnato presso il Peruzzini si aggiunge una attensione al dato realistico, di natura, che invece è frutto autonomo della formazione lombarda del Romani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438519
  • NUMERO D'INVENTARIO 0094
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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