altare maggiore di Pagliani Luigi (sec. XIX)
Struttura in muratura rivestita di marmo rosa di Verona con base rivestita di lastre di marmo rosso di Verona, gradini, cornicioni e tabernacolo in pietra della Lessinia rosa, decorazione del fronte e del tabernacolo in ottone. La porta del tabernacolo è interamente ornata con un bassorilievo a sbalzo raffigurante Cristo nel Getsemani. Altare sopraelevato su 5 gradini digradanti; ampia piattaforma per il celebrante con consuete tavole di legno davanti alla mensa. Altare con pietra centrale, tabernacolo di forme semplici con porta centinata e ornata da bassorilievo, ornato ai lati da due candelabre in ottone. Alto gradino d'altare; il secondo gradino culmina in alto con una cornice retta da mensoline a volute poste a distanza regolare lungo tutta l'alzata del gradino
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
Marmo
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MISURE
Profondità: 82 cm
Altezza: 102 cm
Larghezza: 285 cm
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ATTRIBUZIONI
Pagliani Luigi (1761/ (?)): architetto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Carlo
- INDIRIZZO via S. Carlo, 7, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare attuale è il secondo o, più probabilmente, il terzo altare maggiore della chiesa di S. Carlo. All'epoca della sua apertura al culto (1667) la chiesa non era ancora perfezionata e, soprattutto, non si era ancora potuto procedere all'acquisto della scuderia e del fienile Tommasi sulla cui area si sarebbero poi edificati presbiterio e Coro; tuttavia un altare maggiore evidentemente esisteva perché il vescovo, Ettore Molza, lo consacrò il giorno 3 novembre 1667. All'acquisto delle porzioni di casa mancante (1684) e alla successiva edificazione del coro seguì, probabilmente a brevissima distanza, lo spostamento dell'altare maggiore e la commessa per l'affresco oggi seminascosto presente nel catino. L'altare nuovo, collocato secondo il disegno conservatosi fra le carte dell'approvazione del progetto del Traeri, fu realizzato in pietra cotta e legno da Antonio Ansaloni, uno degli abili artigiani attivi all'epoca in San Carlo: suoi erano l'intero apparato dell'altare, il tabernacolo intagliato e i grandi candelieri lignei (Sossaj 1848, p. 131): abbiamo una "foto" dell'altare antico grazie al disegno già assegnato al Franceschini ma in realtà di autore ignoto e datato al 1705, conservato nel Collegio (inv. 0152). All'epoca la porzione sopraelevata del presbiterio arrivava fino all'altezza degli attuali pilastri angolari che segnano il confine della zona presbiteriale verso l'assemblea, come si evince dal disegno della pianta della chiesa conservato nelle collezioni del Collegio (inv. 0155): qui, nel pilastro di sinistra, si apre la porticina per gli oli santi ad una altezza oggi decisamente scomoda, giustificata solo dalla presenza di una sopraelevazione legata, con ogni evidenza, ad uno dei due altari precedenti. L'altare attuale fu fatto edificare dal sacerdote prof. Giovanni Lenzini, all'epoca rettore del Collegio dei Nobili, nel 1828. Questa nuova struttura fu disegnata e realizzata dall'architetto Luigi Pagliani, già impegnato dal 1824 in lavori anche consistenti di riassetto della struttura del Collegio, delle sue decorazioni e, più in generale, nella revisione dell'intera parte monumentale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438502
- NUMERO D'INVENTARIO 0039
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0