studio per un nudo virile con barba disteso con paesaggio sullo sfondo. figura maschile distesa

disegno, post 1750 - ante 1799

Un nudo virile con barba di profilo, disteso con il braccio sinistro alzato. La mano destra è appoggiata a terra, la gamba destra è distesa mentre la sinistra è piegata

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ matita/ gessetto
  • MISURE Altezza: 389 mm
    Larghezza: 503 mm
  • ATTRIBUZIONI Gandolfi Gaetano (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "L'attribuzione a Gaetano Gandolfi del foglio è stata accertata da E. Grazia, come indicato tra parentesi nella scheda d'inventario. Fratello minore di Ubaldo, Gaetano cominciò a frequentare l'Accademia Clementina di Bologna molto presto per interessarsi poi alla pittura veneziana settecentesca. Le antiche fonti riportano che in Accademia furono suoi maestri Felice Torelli, Ercole Graziani infine il plastico e anatomista Ercole Lelli, sebbene l'insegnamento del Torelli, se veramente avvenne, fu di breve durata perché questi morì quando Gaetano aveva solo quattordici anni (C. Volpe, in 'L'arte del Settecento emiliano. I dipinti. L'accademia Clementina', Bologna, Alfa ed., 1979, pp. 93-97). Gaetano era fiero di proclamare il grande debito di gratitudine che lo legava ad Ercole Lelli, e ciò dimostra quanto fosse importante lo studio dell'anatomia nella sua formazione professionale. Il debito di Gandolfi verso di lui traspare dal suo modo di rendere il nudo accademico, evidenziando particolari anatomici talora visibili solo in un corpo "scorticato", o dalle annotazioni quasi stenografiche della struttura ossea e delle inserzioni muscolari. Dopo varie menzioni all'Accademia, tra cui il Premio Marsili di scultura, tra il 1756 e il 1760 gli venne commissionata una serie di disegni tratti dai grandi capolavori della pittura bolognese per un ricco mercante di origine veneziana, Petronio Antonio Buratti, il cui aiuto finanziario permise al giovane artista, nel 1760, di trascorrere un anno di studio a Venezia : una esperienza destinata a lasciare un segno duraturo sul suo stile di pittore e disegnatore. Numerosa e varia è la sua produzione grafica, a testimoniare la sua capacità inventiva: si tratta di fogli a sanguigna, come nel caso in esame, oppure di disegni a penna e acquerello, che per lo più sono preparatori per tele o affreschi. Questo disegno è uno studio accademico che si distingue per la cura particolare nella definizione delle forme, di una precisione anatomica ineccepibile. Il Gandolfi vi ha praticato un uso particolarmente raffinato dello sfumato e del tratteggio per la resa delle ombre. I contorni del corpo sono ripassati. Considerando la vastità della produzione di nudi di Gaetano, risulta difficile collocare cronologicamente questo foglio, che tuttavia può essere forse riferito agli anni di studio all'Accademia Clementina. Lo stesso soggetto è ripreso in una posa diversa nel foglio n. 1235 in Galleria Estense". Il disegno è a matita rossa tocchi di gessetto bianco su carta camoscio. Sul passe-partout 'Gaetano Gandolfi (E. Grazia)'
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437363
  • NUMERO D'INVENTARIO 1234/a
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'verso' in alto al centro - 'n. 337' - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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