Paesaggio montano con architetture ('recto'); schizzo di oche ('verso'). paesaggio montano
disegno
(?) 1650 - (?) 1674
Paesaggio montano alberato con viandante seduto in basso a sinistra su una panchina appoggiato al bastone. Sopra alla collina architetture e torretta
- OGGETTO disegno
-
MATERIA E TECNICA
carta/ tratto a penna/ matita
-
ATTRIBUZIONI
Cittadini Pietro Francesco Detto Milanese (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "Il foglio risulta assegnato ad Annibale Carracci nell''Inventario generale conservato all'Archivio di Stato di Modena (op. cit., n. 74), mentre una nota a matita rossa in basso a destra sul 'recto' del disegno lo riferisce a Giorgione. Si trovano poi nella scheda inventariale una attribuzione dubitativa a Domenico Campagnola ed a pittore bolognese del sec. XVII. Riconoscendo nel tratto e nello stile la temperie bolognese si propone il nome di Pier Francesco Cittadini, detto il Milanese (Milano 1613/16-Bologna 1681), formatosi dapprima con il lombardo Daniele Crespi e poi dal 1633 trasferitesi definitivamente a Bologna dove continuò a studiare nella bottega di Guido Reni. Il Cittadini disegnatore è noto prima di tutto per gli studi di paesaggio, la parte principale dei quali si trova nella collezione della Biblioteca Reale in Windsor; esistono anche diversi fogli dell'artista al Louvre e nella collezione Schloss Fachsenfeld in Germania. Ruolo importante nello sviluppo dell'attività dell'artista ebbe il viaggio a Roma dove si fermò per alcuni anni, tra il 1645 e il 1650. Durante la sua permanenza ebbe modo di conoscere una colonia di paesaggisti e bamboccianti olandesi, che lasciarono una traccia profonda nella sua arte. Di questo incontro testimonia anche questo disegno che include nel motivo paesaggistico una scena della vita quotidiana: ricordiamo che nel verso vi sono schizzate alcune oche. Il foglio si può far risalire al periodo della permanenza dell'artista a Roma oppure al momento del suo ritorno a Bologna, quando con la sua attività artistica arricchì di una nuova sfumatura il genere di pittura legato alla tradizione del paesaggismo classico di Carracci, Domenichino e Grimaldi. Nel 1650/51 Cittadini si trovava tra l'altro a Modena, dove eseguì gli affreschi nella Galleria di Bacco a Palazzo Ducale, e non si esclude che il disegno possa risalire a quel periodo"
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437340
- NUMERO D'INVENTARIO 1162
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul 'recto' in basso a destra - '250' - sul 'recto' a sinistra - corsivo - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0