paramento liturgico, insieme - manifattura parmense (?) (terzo quarto sec. XVIII)
Parato composto da una pianeta, due tonacelle, due stole, tre manipoli, un velo e una borsa. Diagonale 3 lega 1 direzione Z. Seta avorio e lamina d'oro. Ricamo a rilievo eseguito a punto steso in oro filato, riccio, in lamina (imbottitura di cartone); a punto raso in argento filato e in sete policrome a tonalità sfumate di verde, rosso, rosa, lilla, giallo, azzurro, nero. Completato con applicazione di paillettes dorate e placchette d'argento. Il disegno, scandito da partiture geometriche di finti galloni oro cui si avvolge un nastro a spirale, si articola in volute mistilinee oro che , dipartendosi dalla base dei parati, si snodano lateralmente in misurati ed armoniosi girali. Ad essi si intrecciano tralci di rose, garofani, tulipani oltre a iris, crochi ed altri fiori descritti con vivissima policromia e lumeggiati in argento. Fondo bianco oro. Alla base delle tonacelle si evidenzia lo stemma di Stefano Sanvitale. Le tonacelle recano ganci d'argento alle spalle. Il velo è bordato con trina a fuselli in oro filato, riccio e lamina. Fodere in cotone e taffetas avorio
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
TELA DI COTONE
- AMBITO CULTURALE Manifattura Parmense
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
- INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'"apparamento in terzo ricamato" fu donato alla chiesa della Steccata nel 1821 dal conte Stefano Sanvitale come attesta la lettera inviata in data 27 maggio a Filippo De Labarche, segretario ed ispettore dell'Ordine Costentiniano di S. Giorgio. Con essa il nobile parmense, a quell'epoca insignito del titolo di Cavaliere Preside dell'Ordine, oltre ad annunciare l'invio dell'offerta, assumeva a proprio carico le spese derivanti dalle riparazioni di cui il parato abbisognava "ritrovandosi non del tutto in buono stato", nonchè quelle che sarebbero intervenute per sostituire l'arma a ricamo con la propria. Si deduce da tutto ciò che l'esecuzione del ricercato corredo liturgico, appartenente con ogni probabilità al patrimonio di famiglia, risaliva a diversi decenni prima collocandosi ancora in pieno Settecento. Ce lo conferma la tipologia della decorazione che ad armoniosi girali d'oro e a partiture di finti galloni accosta colte citazioni floreali approdando ad esiti di raffinata eleganza ed originalità tipici del ricamo liturgico rococò
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405829
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0