paramento liturgico, insieme - manifattura parmense (?) (primo quarto sec. XVIII)

paramento liturgico, 1700 - 1724

Parato composto di una pianeta, una stola, un ,manipolo, un velo da calice e una borsa per il corporale. Ricamo su taffetas. Taffetas in seta avorio. Ricamo a punto steso a rilievo eseguito in oro e argento filato con imbottitura in filo o cartone; a punto raso o pittura in sete policrome; a punto steso in oro filato con fermature in seta gialla disposte a spina di pesce, in oro filato su seta verde, in argento filato su seta azzurra. Il disegno, fortemente naturalistico, tiene conto della foggia del parato. Dalla base posteriore della pianeta si dipartono due grossi tralci ocra corredati da fogliame verde sfumato in azzurro e viola che dopo aver descritto un percorso sinuoso e speculare si incontrano di nuovo alla sommità. Lungo di essi sbocciano rose, tulipani, garofani, giunchiglie, convolvoli ed altri fiori descritti in tonalità sfumate di rosa, mattone e rosso. Gli stessi motivi, in dimensioni ridotte, sono ripresi su stola, manipolo, borsa e velo da calice. Al centro di quest'ultimo, racchiuso in una cornice circolare, è raffigurato un pellicano argento, rosa e marrone. Fondo oro. I bordi sono decorati da un galloncino lavorato a telaio in seta bianca e marrone a piccoli motivi geometrici. quelli del velo recano una trina lavorata a fuselli in argento filato

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento/ lavorazione a fuselli
    filo di seta/ lavorazione a telaio
    seta/ taffetas/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parmense
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
  • INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato si identifica con la "pianetta tutta col fondo d'oro ricamata di sopra con fiori, e rabeschi di seta a fiori naturali" citata nell'inventario della donazione Del Monte. Da questo riscontro emerge una prima importante indicazione cronologica che ci induce a circoscrivere l'ideazione e la confezione del corredo liturgico entro il primo quarto del secolo XVIII e comunque anteriormente al 1728 , data del volume dei Rogiti contenente il lascito del Monte. L'indicazione trova ulteriore conferma nei dati stilistici del brillante ricamo, contrassegnato da forti accenti naturalistici perfettamente in linea con le più aggiornate ricerche condotte dai disegnatori e decoratori operanti in ambito tessile. Realizzato con tecnica abile e sapiente, capace di armonizzare l'astratto fondo oro all'assoluta policromia del disegno, il ricamo conferisce tridimensionalità alle forme, ne esalta il timbro pittorico, connota con cura quasi botanica le specie floreali, tutte perfettamente riconoscibili. Queste caratteristiche lo avvicinano ad una serie di reperti conservati in area ligure, dove quest'arte diede esiti altissimi nel Sei Settecento. E' indicativo a riguardo il paliotto ricamato in oro e sete policrome della Chiesa del Gesù di Genova, un'opera per molti aspetti esemplare che esibisce le componenti più tipiche del repertorio decorativo barocco (cfr.Cataldi Gallo M. - Simonetti F. (a cura di), Il giardino di flora..., Genova 1986, cat. 23-24). L'accostamento di elementi a ricca policromia sfumata con preziosi fondi oro e argento non fu esclusivo nell'ambito ligure; esiti analoghi si osservano nelle regioni italiane del versante occidentale, ad esempio nella bella pianeta conservata nel Monastero della Visitazione a S. Vito al Tagliamento, realizzata, pare, da alcune monache originarie della Francia ( cfr. AA. VV., Stoffe antiche del Friuli Occidentale, catalogo della mostra, Pordenone 1977, cat. 42). Insieme alla tradizione ricamatoria francese, la cui influenza fu determinante per gli sviluppi del ricamo in Italia fra Sei Settecento, anche le straordinarie opere degli artigiani genovesi fecero certamente scuola. Ad esse sembrano guardare anche le maestranze operanti nell'area parmense, cui si ritiene di poter ascrivere l'esecuzione del presente parato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405816
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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