paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (ultimo quarto sec. XVII)

paramento liturgico, 1675 - 1699

Parato, composto da pianeta, stola, manipolo, velo di calice, in damasco gros de Tours liseré broccato. Un ordito e una trama di fondo si seta caffé e una trama liserée di seta perla eseguono il fondo in raso da 8 e motivi di disegno in gros de Tours di 2 fili (natté): il disegno è descritto da due trame broccate in oro filato a fili doppi (anima di seta avorio) e in argento riccio (anima di seta ondata perla). La trama liserée perla funge da trama di accompagnamento della trama broccata in oro filato ed è legata in diagonale dai fili d'ordito. Disegno a spartiture verticali di bande d'oro di differente larghezza profilate da rami fioriti ondulanti d'argento. Fondo caffè. La pianeta, le croci della stola e del manipolo sono ornate da un gallone a telaio in argento filato e seta perla con disegno a maglie vegetali e corolle racchiuse all'interno. La stola e il manipolo presentano inoltre un gallone a telaio in argento filato e seta perla a decorazione geometrica. Il velo del calice è rifinito da un gallone a fuselli in argento filato, in lamina e riccio con motivi a ventaglio. Fodera in taffetas azzurro con integrazioni in taffetas a due tonalità diverse di azzurro

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento/ trama broccata/ merletto a fuselli
    filo d'oro/ trama broccata
    seta/ damasco gros de Tours/ liseré/ broccatura
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
  • INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sembra di riconoscere il parato nella descrizione di uno molto simile elencato in un lascito di arredi sacri alla chiesa del 1728 da Diofebo Dal Monte, sacerdote celebrante in Steccata tra il 1660-70 e i primi decenni del Settecento (Rogito Dal Monte 1728, p. 178 n.6, cfr. scheda 00405735). Rispetto alla data del rogito il parato risulta più antico. Ascrivibile all'ultimo quarto del XVII secolo, il tessuto che lo compone va ricondotto a quella produzione serica di stoffe per abbigliamento venuta di moda nel 1660 e nel 1690 che si caratterizza per decori a spartiture verticali di righe e bande definite da motivi geometrici simili a bordure o da tralci fioriti ondulanti (Thornton 1965, p. 93). L'esemplare in esame si attesta tra le versioni più raffinate di questa produzione che, contraddistinta dalla preziosità e dalla unicità dei manufatti per lo più eseguiti in damasco e in raso operati, prediligeva come scelta cromatica abbinamenti di filati d'oro e d'argento con colorazioni particolari della seta, ricercate tra le gradazioni del verde, dell'azzurro, del rosso, del viola e del marrone (Thornton 1965, nn. 11A, 22A, pp.152, 157)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405798
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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