leoni funerari
scultura,
100 - 199
Animali: leoni
- OGGETTO scultura
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MISURE
Altezza: 110
Larghezza: 150
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
- LOCALIZZAZIONE Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia di leoni funerari romani in calcare, riconosciuti come antichi già da Tiraboschi e Malmusi, appartiene a una tipologia ben documentata anche in Pianura Padana nella prima età imperiale. Si tratta di pezzi reimpiegati da "maestranze postwiligelmiche" (Quintavalle, 1984) e probabilmente rilavorati nel muso, nel corpo e nel modellato della criniera. Nel 1843, in occasione del rifacimento della pavimentazione del sagrato, uno dei due leoni si ruppe. Sei anni dopo si affidò allo scultore modenese Luigi Righi l'esecuzione di due nuovi leoni e nel 1851 l'opera fu inaugurata. In realtà il lavoro non piacque. Negli anni '20 si cominciò a pensare alla sostituzione con i vecchi leoni. Qualche anno più tardi i leoni moderni vennero venduti e spediti a Bologna. Nel 1924 Malagoli ricostruì le gambe mancanti. Corrado Ricci approvò la sostituzione ma sostenne che andava invertita la posizione dei due animali. Tutt'altro che facile è il problema della data del reimpiego dei due leoni nel protiro. Recentemente Parra (1989) ha identificato i leoni con quelli scoperti agli inizi del Duecento "dietro strada Claudia presso S. Croce fuori dalla città nel Borgo Saliceto" che poi sarebbero stati collocati nella "regge grande del duomo verso la piazza", poiché quest'ultima è certamente la Porta Regia, lo studioso ritiene che essi siano stati reimpiegati in questa porta e poi da essa siano stati spostati nell'attuale collocazione sulla facciata (dunque prima del 1223). Ciò che risulta fortemente improbabile in questa ipotesi è che pochi anni dopo essere stati collocati nella Regia di Piazza (dopo il 1209) siano stati smontati e ricollocati. Del resto il problema del reimpiego dei leoni di facciata coinvolge quello della esecuzione del protiro, e proprio non si vede perché non collegare l'uno agli altri e non considerare coevo all'innalzamento del protiro il riuso dei due leoni romani
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800371046-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0