ancona di Draghetti Orazio, Ceretti Giovanni Martino (sec. XVII)

ancona, 1609 - 1609

L'ancona si erge su un alto basamento. Al centro di quest'ultimo, su fondo chiaro, si staglia un nastro con iscrizione; ai lati due stemmi: uno nobiliare della famiglia Grasselli e l'altro della compagnia del Ss. Sacramaento. L'ancona ha paraste con capitelli compositi e fusto ornato di girali intagliati e dorati. Ai lati le paraste sono fiancheggiate da frange traforate con volute e festoni. La trabeazione orizzontale a girali vegetali e racemi è sovrastata da un timpano spezzato con cartella centrale contenente l'immagine di Dio Padre

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Draghetti Orazio (notizie 1609): esecutore
    Ceretti Giovanni Martino (notizie 1708)
  • LOCALIZZAZIONE Frassinoro (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ancona fu fatta costruire nel 1609 a spese del Collegio dei Maroniti dell'Alma città (di Roma), come si può ancora leggere nell'iscrizione del festone decorato al centro del basamento. Al Collegio dei Maroniti erano stati affidati i beni della soppressa Abbazia di Frassinoro nel 1587 da Papa Sisto V. Nel 1609 furono dei visitatori inviati dal Vescovo di Modena (che era a quel tempo Lazzaro Pellizzari o Pellicciari di Fiorenzuola, che fu vescovo della città dal 1607 al 1610) a richiedere un dipinto per l'altare maggiore della chiesa: per il dipinto venne incaricato Ercole Setti, mentre l'esecuzione della cornice venne affidata a Orazio Draghetti: nota delle spese è riportata nel giornale della Badia di Frassinoro (BE, Epsilon 2.2.10, 53c), "A ms. Hoatio Draghetti per la cornice L. 61.16". Il basamento dell'ancona, oltre all'iscrizione centrale, reca due stemmi con iscrizioni; in quello di destra vi è l'arme gentilizia (un leone rampante) della famiglia Grassetti e nel nastro attorno allo scudo sono apposte le parole: "Alexander Grassetti Procurater Mutinensis"; infatti quando fu costruita l'ancona Alessandro Grassetti era procuratore a Modena per il Collegio dei Maroniti. Lo scudo è fiancheggiato da una scritta "Expensis vestris societatis - con l'aggiunta, nella parte inferiore - SS. Sacramenti", ciò significa che la spesa della doratura fu sostenuta dalla Compagnia del Ss. Sacramento. Nello stemma sinistro una raggiera con teca reca l'iscrizione IHS sovrastata da una piccola croce e, nella parte inferiore, i chiodi simbolo della passione di Cristo. Attorno alla raggiera si legge l'iscrizione: "Hec arca aurata fuit Archipresbiter Dominus Biagius Sassatellus Anno Domini 1708". La scritta sta a significare che l'ancona fu dorata mentre era arciprete Biagio Sassatelli; la spesa per la doratura fu di lire modenesi 516 pagate a Giovan Martino Ceretti pittore da Casola
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800369838
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI stemma destro - EXPEN/ SIS VE.IS/ SOCIE/ TATIS/ SS.MI SACRAMENTI - lettere capitali - a pennello - latino
  • STEMMI basamento, lato sinistro - religioso - Emblema - Compagnia Del Sacramento - cfr. foto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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