Maestà della Divina Pastora. Madonna con Bambino

rilievo, 1799/ 1800

Al centro della formella la Madonna, seduta su uno sfondo paesaggistico campestre all'ombra di una pianta frondosa e circondata da cinque pecorelle, tiene in grembo il Bambino Gesù disposto frontalmente. Con la destra accarezza il capo di un agnello, mentre leva in alto la sinistra a mostrare una rosa, la più antica, significativa e intensa di tutte le metafore floreali mariane (la rosa bianca allude infatti alla verginità; la rosa rossa all'amore perfetto). In alto a sinistra si intravvede la figura di San Michele Arcangelo, titolare della Chiesa parrocchiale di Mattaleto, all'epoca unita a Langhirano, armato di spada e di scudo crociato, nel consueto atteggiamento di difesa della comunità cristiana dal male, allusivamente rappresentato dal lupo che insegue una pecorella sullo sfondo

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA terracotta/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Emiliana
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La formella pare ispirarsi, fra le varie espressioni iconografiche mariane, al tipo della "Divina Pastora", immagine venerata in San Pietro d'Alcantara, chiesa dei Frati Minori Riformati di Parma. Oggetto di intensa devozione (probabilmente collegata anche alla pratica della pastorizia che costituiva una delle basi dell'economia dell'Appennino parmense) in tutto il territorio del ducato sullo scadere del sec. XVIII, il culto della "Divina Pastora" generò congregazioni, come la "Pia Unione della Divina Pastora" e, complice l'appoggio del duca don Ferdinando di Borbone, stimolò un'ampia produzione di immaginette devozionali (significativa la presenza, presso la Galleria Nazionale parmense, di un piccolo dipinto di Francesco Gonin -inv. 1462- dedicato appunto alla "Pastorella del Divino Amore" e destinato alla devozione), in gran parte di produzione incisoria locale. In particolare, la formella in esame presenta stringenti assonanze con un'incisione conservata nella Raccolta Ortalli, presso la Biblioteca Palatina di Parma (Fallini-Rapetti, 2002), di cui ripropone senza varianti sostanziali il modello iconografico, compreso il tradizionale inseguimento, sullo sfondo, della pecorella da parte del lupo (popolare visualizzazione del concetto teologico teso a presentare la Madonna come mediatrice e dispensatrice di grazie)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800367827
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ISCRIZIONI bordo inferiore - [...] DIVINA PASTORA [...] - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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