paramento liturgico, insieme - manifattura francese (sec. XVIII)

paramento liturgico, 1735 - 1740

Paramento composto da pianeta, due tonacelle, velo del calice e borsa per corporale in taffetas broccato con effetti per slegatura di un ordito di pelo. Fondo taffetas prodotto da un ordito e da una trama in seta avorio. Il disegno è descritto da una trama lanciata in seta marrone unitamente a trame broccate in oro filato, oro riccio, oro lamellare e sete policrome (verde chiaro, verde scuro, azzurro chiaro, azzurro, viola, rosa chiaro, rosa scuro, avorio, senape, rosso e bordeaux) ed è completato da motivi eseguiti da un ordito di pelo in seta avorio. Le trame in oro riccio e oro lamellare, sono legate in diagonale, direzione S, da una parte dei fili prelevati sull'ordito di fondo. Sono presenti effetti "berclés" (point-rentré).Disegno: al centro, complessa composizione romboidale di fiori e festoni nelle tonalità di rosa, azzurro e verde con pendenti a forma di nappa e foglie a voluta in oro. Questa composizione si ripete in verticale, incorniciata da festoni speculari con rose e cornucopie dalle quali fuoriescono fiori e foglie descritti nelle stesse tonalità. Nel punto di tangenza dei festoni si colloca una pigna con rametti fioriti, entrambi in oro e marrone. Fondo avorio ornato da motivi a losanghe in tinta. Gallone eseguito a telaio in oro filato e seta gialla

  • OGGETTO paramento liturgico
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Borgo Val Di Taro (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato documenta quella fase della produzione tessile che più delle altre si avvicina all'ambito pittorico con il cosiddetto stile "Revel" diffuso tra il 1730 e il 1740 prendendo il nome dall'ideatore di un accorgimento tecnico, il "point-rentré" che "consiste nel far rientrare per breve tratto la trama di un colore in quella del colore contiguo in modo tale da evitare lo stacco netto e ottenere invece la serie di sfumature di toni che produrranno l'effetto di profondità e naturalezza" (Devoti 1974, p. 29; cfr. inoltre Thornton 1965, pp. 118-119).La presenza nel tessuto di Porcigatone di tale caratteristica, unitamente al ricco repertorio vegetale, giustifica la datazione proposta e l'attribuzione a maestranze francesi, dati ulteriormente confermati dalla presenza in area parmense e piacentina di esemplari simili (cfr. Arte Parma 1979, cat n.926, p.440; Museo Collegiata 1994, p. 117), nei quali si può osservare lo stesso modulo decorativo di grandi dimensioni, impostato su una composizione centrale a grappolo circondata da festoni vegetali speculari. Cfr. Collezione Gandini 1985, cat. 63 pp. 169-170; Uso Santificare 1991, cat. 90, pp. 195-197
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800366974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1735 - 1740

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE