Cristo portacroce e Santa Maria Maddalena, Santa Giustina, San Luca, San Giovanni Evangelista, monaco benedettino, musici, giocatori e figure

decorazione pittorica, 1500-1524

Soggetti sacri. Soggetti profani

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Padano
  • LOCALIZZAZIONE Langhirano (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La rimozione degli strati di calce operata nel 2001 nella terza stanza del lato ovest, in antico facente parte della foresteria, ha permesso il recupero di una interessante decorazione ad affresco, la cui lettura unitaria e la sua datazione sono tuttavia compromesse dalle successive sovrapposizioni di intonaci. La parte più antica è la decorazione della fascia che corre alla sommità delle pareti su un fondo chiaro. Un racconto dalla parvenza sequenziale, che ha come protagonisti giovani musici e personaggi dalla forte caratterizzazione fisica, impegnati in giochi di carte e in animate conversazioni, comprendente anche il riquadro centrale della volta a botte in cui è raffigurato "Cristo portacroce". Opera presumibilmente di più mani, ma eseguita nello stesso arco temporale per il quale si ipotizza una datazione attorno ai primi decenni del XVI secolo. A questa decorazione sono stati sovrapposti i clipei vegetali al centro dei fregi dei lati lunghi, raffiguranti "Santa Giustina" e "Santa Maria Maddalena sorretta da angeli" ascrivibili al primo Seicento forse di anonimo maestro parmense, e nella lunetta sopra il camino l'immagine di san Luca. Alla prima fase decorativa seicentesca risalgono il medaglione con "San Giovanni Evangelista" e i tre tondi in cui si affacciano cusriosi personaggi, un giovane con la corona d'alloro, un uomo o una donna in abito nero e un monaco benedettino (presumibilmente il committente) con la testa reclinata verso il basso che mostra il cranio calvo, reso come se fosse osservato dall'alto del ponteggio. Chi può aver dipinto questa impresa? La vivacità culturale richiama inevitabili riferimenti a riflessi fiamminghi, ma anche ferraresi e lombardi, di un gusto quasi manierista, nelle pose e nelle proporzioni di alcuni fanciulli. La figura del Cristo portacroce suggerisce legami con la pittura cremonese, non troppo lontana dagli echi nordici assorbiti nella bottega dei Campi, venuta a contatto diretto con artisti ispano-fiamminghi come Pedro Fernàndez
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800315862
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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